Oggi pomeriggio in QUESTO ARTICOLO abbiamo dato la triste notizia di un pensionato di 71 anni deceduto per cause naturali; più tardi siamo venuti a conoscenza delle generalità della vittima, nome e cognome che generalmente divulghiamo solo in rari casi e soltanto quando si tratta di un personaggio pubblico o una persona nota e conosciuta. Stavolta, purtroppo, é uno di questo casi: a perdere la vita, stroncato probabilmente da un infarto è stato Gabriele Bonini.

Sono tantissimi i tortonesi che lo hanno conosciuto o che hanno avuto a che fare con Gabriele, che per decenni ha gestito una famosa agenzia immobiliare (Marketing Immobiliare in via Galilei) poi è stato editore del settimanale “Panorama di Tortona.” prima nella storica redazione in via Fracchia (nella foto) e poi in via Largo Borgarelli.


Io l’ho conosciuto personalmente e molto bene, oltre 42 anni fa, quando lui a soli 30 anni gestiva uno dei giornali più letti a Tortona e io con 8 anni di meno avevo iniziato da poco la mia carriera di giornalista.

Mi perdoneranno i lettori di Oggi Cronaca se stavolta il loro Direttore si perderà un po’ nel sentimentalismo, ma anche se non vedevo più Gabriele da tempo immemorabile (ed infatti non sono riuscito a trovare neppure una sua immagine e mi spiace tantissimo) a lui sono legati molti ricordi della mia gioventù e grazie a lui, ho anche acquistato la casa dove abito.

Gabriele era un tipo poliedrico, esplosivo e molto particolare. Era intraprendente come pochi e sempre indaffarato. Coi suoi capelli biondi e ricci e gli occhi azzurri aveva un certo “savoir faire” ma la sua passione era il giornalismo: come editore, non voleva essere secondo a nessuno e dedicava molto più tempo alla gestione di “Panorama” che non all’agenzia immobiliare.

La sua passione lo spingeva a chiedere sempre il massimo a chi lavorava con lui e i suoi collaboratori non dovevano mai guardare l’orologio: “Un giornalista – mi disse una volta – non ha orari” ed infatti molto spesso il lunedì sera si facevano le ore piccole per impaginare il giornale: le due, tre di notte e quando c’erano le elezioni fino alle prime luci dell’alba quando poi lui, con le pagine in mano, martedì mattina, si recava a Genova, in auto, dove Panorama veniva stampato e il primo pomeriggio il giornale era già in edicola, con le ultime notizie.

“La notte è giovane” ripeteva sempre quando, passata abbondantemente mezzanotte, gli chiedevo di poter andare a casa a dormire visto che il mattino seguente avrei dovuto alzarmi per andare al lavoro al Monopolio.

Nella gestione di “Panorama” aveva saputo attorniarsi di bravi collaboratori benché a volte, a causa del suo carattere irruente e “sanguigno” impiegati e giornalisti cambiavano spesso.

Gabriele era soprattutto un istintivo e questo suo pregio è stato forse anche un suo limite che lo ha portato a non essere legato per molto tempo alle stesse persone. Come editore di uno dei giornali più longevi e più letti della zona, spesso ha pagato di tasca propria il fatto di voler mantenere a tutti i costi in vita quello che è sempre stato un baluardo e soprattutto un giornale libero nel campo dell’informazione locale.

A Tortona Gabriele era molto conosciuto, anche se forse, per il ruolo che rivestiva, avrebbe potuto esserlo molto di più.

Potrei continuare con molti altri aneddoti ma finirei per essere stucchevole, aggiungo solo che il funerale di Gabriele si terrà Venerdì 25 novembre alle 10 presso la Casa funeraria “Cadirola House” lungo la statale per Genova 68, la stessa dove riposa la salma che è visitabile tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. Dopo il rito funebre la salma proseguirà verso il tempo crematorio di Valenza. Gabriele non era sposato e lascia solo una cugina, Rita con Ezio, oltre ad Erica.

La sua dipartita mi spiace moltissimo perché Tortona ha perso un altro suo figlio illustre.

Angelo Bottiroli