Avviata una nuova unità di ricerca, inserita all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi, e dedicata alla ricerca in Geriatria e Gerontologia.

Coordinata da Aldo Bellora, Direttore di Geriatria dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, si pone tre principali obiettivi: promuovere e sviluppare la ricerca traslazionale sulle patologie dell’anziano, potenziare la ricerca clinico-assistenziale e potenziare le attività attraverso il consolidamento di una rete di collaborazione con altri enti. Tra gli ambiti di ricerca di questa nuova Unit Disease (ovvero un’unità elementare di medicina traslazionale che gestisce problematiche complesse che richiedono un approccio trasversale e competenze sia clinici-assistenziali sia organizzative) vi sono infatti gli aspetti biologici coinvolti nell’invecchiamento, lo sviluppo di modelli organizzativi per la presa in carico del paziente anziano, gli aspetti psicologici e sociali dell’invecchiamento, la cronicità e la fragilità, nonché l’applicazione delle Medical Humanities e in particolare della medicina narrativa nella pratica clinica.


Le due materie di studio della Unit sono la geriatria e la gerontologia. La prima è la specialità che si occupa dell’assistenza medica dell’anziano, finalizzata a promuovere la salute attraverso la prevenzione e la cura delle malattie e delle disabilità correlate all’invecchiamento, per ritardare il declino funzionale e mentale e preservare il più possibile l’indipendenza e la qualità della vita dell’anziano. La gerontologia, invece, si occupa dello studio del processo dell’invecchiamento nei suoi aspetti sociali, culturali, psicologici, cognitivi e biologici. “Negli ultimi anni si è assistito a un marcato aumento delle persone anziana – afferma il Dr. Bellora – che ha interessato maggiormente gli ultra-ottantacinquenni, definiti “grandi anziani”. Se infatti nel 2006 gli anziani costituivano il 18% della popolazione, come indicato dall’ISTAT, ad oggi sono il 23% e nel 2066 si stima che supereranno i 650000. Ecco perché è importante saper distinguere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento da una vera patologia, meritevole di approfondimenti diagnostici”.

Gli anziani sono dei pazienti molto complessi perché spesso affetti da diverse patologie in contemporanea, la cosiddetta comorbidità, a cui si può associare anche una condizione psicologica di solitudine che incide sulla qualità di vita e la cronicità di tali patologie. Per rispondere ai bisogni di questi pazienti, l’unità di ricerca adotta un approccio multidisciplinare che comprende anche il rapporto con il territorio, con l’ASL AL, per la continuità assistenziale. Fanno infatti parte della Unit medici e infermieri di Geriatria, Medicina Interna, Laboratorio Analisi, Psicologia, Psichiatria, Medicina Fisica e Riabilitazione, Cardiologia, Neurologia, Pneumologia e Ortopedia, ma anche dell’Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie, del management sanitario e professori di informatica e statistica.

Calando le attività della Unit nel concreto, ha già alcuni studi attivi tra cui uno dedicato alla valutazione dell’efficacia della riabilitazione precoce nei pazienti post intervento cardiochirurgico o TAVI con età superiore ai 75 anni, uno sull’identificazione di patologie con possibile componente ambientale e uno dedicato alla cultura come cura nella formazione degli operatori sanitari. Sono poi attivi un progetto di valutazione neurocognitiva per malati di Alzheimer e degenze correlate, un progetto di implementazione di una Unità di Cure Intensive Geriatriche, uno sul miglioramento dei processi di dimissione e presa in carico sul territorio dei pazienti cronici, infine un progetto sperimentale sui trattamenti psico-educativi e psicosociali delle demenze.

Anche questa Unit di Geriatria e Gerontologia si inserisce quindi nell’ambito delle attività di Medicina Traslazionale, con l’obiettivo di offrire ai pazienti le cure più adeguate e innovative sulla base delle evidenze scientifiche e della ricerca integrata.