Il 30 settembre 2022 dalle 19 alle 23, si è tenuta nella sede centrale dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria “La Notte europea dei Ricercatori”, evento in occasione del quale l’università apre le sue porte al pubblico per fare opera di divulgazione scientifica. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere l’interesse per la scienza in modo stimolante e informale. Ormai è consuetudine, fin dal 2005, che all’iniziativa promossa dall’Unione Europea partecipino ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. 

Siamo stati coinvolti nell’iniziativa anche noi studenti della 4^AA del Corso Chimica dei Materiali e Biotecnologie dell’Istituto Marconi di Tortona, a conclusione di alcune settimane di stage formativo proprio nel Dipartimento di Chimica, DISIT dell’UPO. Durante questo evento di chiusura abbiamo svolto sia il ruolo di collaboratori, aiutando parte dello staff a organizzare le aule e i laboratori in previsione della serata, sia quello di spettatori.


Il tema principale dell’incontro è stato SCIENZA, GUERRA E PACE, un argomento purtroppo attualissimo, nel quale è stato illustrato il ruolo della chimica negli eventi bellici e di come essa sia stata utilizzata come arma letale nelle guerre del Novecento e ora si proponga per uso civile, per fare del bene e non del male.

Gli ospiti sono stati intrattenuti con momenti di spiegazione alternati a momenti di dimostrazione. La serata è iniziata, dopo i saluti di apertura, nell’Aula Magna con il Generale Dott. Paolo Capitini, analista e storico militare dell’Università della Tuscia, che nella sua relazione dal titolo avvincente: Scienza e guerra. Luce e tenebre ha illustrato lo strettissimo legame, per l’appunto, tra scienza e guerra e come l’una influenzi l’altra. “Un dualismo inconciliabile e inseparabile, un po’ come yin e yang nell’ animo umano, un’imbarazzante convivenza tra luce e tenebre. Tendere al bene, far comunque il male giustificandolo con la necessità o il presentarsi di un pericolo enorme”.

Il successivo evento, riguardante anche il rapporto tra scienza e ambiente, è stata la conferenza: “Guerra alle sostanze tossiche” i cui relatori erano proprio i nostri Tutor universitari: il dott. Stefano Marchesi, la prof.ssa Chiara Bisio e il prof. Fabio Carniato, i quali hanno illustrato al pubblico la loro ricerca, basata sullo studio di alcune tipologie di argille che possono decontaminare aree inquinate da sostanze tossiche, più nello specifico da gas di uso militare (gas mostarda, gas nervini), permettendo di salvaguardare luoghi, persone e oggetti. In conclusione, possiamo affermare che gli argomenti trattati sono risultati avvincenti. Il mondo della guerra è oscuro e inquietante, ma l’evoluzione delle misure contro le sostanze tossiche ci ha affascinato rendendo “la lezione” molto avvincente, come pure l’uso di campioni per assistere all’effetto di ciò che ci era stato spiegato. Una prospettiva innovativa che dimostra come la scienza possa essere “green”, prezioso strumento per disinquinare l’ambiente in cui viviamo

Marco Canegallo, Davide Lolla, Giuliana Zedda, 4^AA Chimica dei Materiali e Biotecnologie