Torna l’undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, il grande evento di piazza che il FAI – Fondo
per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, d’autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del
nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i
Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.
I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed
entusiasmo per svelare agli italiani la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è
in ogni angolo di questo Paese e che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in
edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi
storie, culture e tradizioni, che sono a pieno titolo “il nostro patrimonio”.
Il GRUPPO FAI GIOVANI DI IMPERIA insieme alla DELEGAZIONE FAI DI IMPERIA nel giorno di DOMENICA
16 OTTOBRE con orario dalle 10 alle 18, andrà alla scoperta della storia, dell’arte, della cultura di PIEVE DI
TECO.
Pieve di Teco nell’alta Valle Arroscia è da secoli un importante centro di commercio al crocevia di strade
che uniscono Liguria e Piemonte: alla pieve altomedievale, fulcro di civiltà nel territorio, seguì una città al
servizio della Repubblica di Genova con portici, castello, mulini e frantoi; il suo ricco patrimonio artistico e
architettonico, con i vigneti e gli oliveti delle sue colline, testimoniano l’importanza che Pieve ebbe e
tuttora ha nella cultura e nell’economia del Ponente Ligure.
L’attuale borgo nacque nel 1233 per volontà dei marchesi di Clavesana, feudatari dell’alta Valle Arroscia,
in un punto di snodo di importanti vie commerciali e militari, dove già esisteva un fortilizio militare e un
piccolo borgo rurale. Pieve passò sotto il governo della Repubblica di Genova nel 1386 e assunse
rapidamente importanza commerciale e di controllo strategico del territorio al confine coi domini
piemontesi dei Savoia.
Per la Giornata FAI di Autunno si torna alle abitudini precedenti alla pandemia (che pur non è finita), cioè
non c’è più bisogno di prenotazioni né si dovrà passare da un unico punto di presentazione e riunione:
ognuno sarà libero di arrivare quando vuole e di organizzarsi la visita del borgo a proprio piacimento; non
essendoci obblighi di legge, sta alla sensibilità di ciascuno l’indossare o no la mascherina durante le visite
e nei luoghi affollati.
Verranno aperti sei beni:
1) l’ottocentesco Teatro Salvini, in Via Umberto, che coi suoi 99 posti è il secondo teatro più piccolo
d’Italia
2) la chiesa della Madonna della Ripa in via Luigi Eula, che ospita la mostra temporanea “Onde barocche”
che illustra il patrimonio barocco della diocesi di Albenga Imperia; l’ingresso alla chiesa è gratuito per gli

iscritti FAI, i non iscritti pagheranno un biglietto ridotto di 2 € secondo quanto richiesto dalla Diocesi.
Nella chiesa, alle ore 15 e alle ore 17 ci sarà un evento speciale dal titolo “Disegno e colori, splendori
barocchi a Pieve di Teco da Giulio Benso a Gregorio De Ferrari”; è una visita alla mostra e alla chiesa
guidata dai curatori della mostra Don Emanuele Caccia e Arch. Castore Sirimarco; numero massimo di
partecipanti: 35, richiesto contributo di 5 €
3) Palazzo Manfredi, in Corso M. Ponzoni 68; è dimora privata quattrocentesca che ha mantenuto
inalterato il suo splendore; la visita è riservata agli iscritti con orario 10-13, 14-18
4) il rinascimentale chiostro dell’ex convento degli Agostiniani, in via Luigi Eula, il più vasto e arioso della
Liguria occidentale
5) Palazzo Borelli, oggi sede del Comune, in Corso M.Ponzoni 135, è un tipico palazzo signorile
ottocentesco
6) l’ottocentesco Albergo dell’Angelo, in piazza Carenzi 11, che si trovava fuori delle mura per ovvi
motivi di sicurezza e comodità di alloggio per i viaggiatori; orari di visita 10-13, 14-18
Pieve di Teco è un trafficato punto di transito lungo la principale strada che collega l’estremo Ponente
ligure con il Piemonte ma quanti tra coloro che lo attraversano si fermano a visitarlo? Questa Giornata FAI
d’Autunno è l’occasione perfetta per i tanti che passano-e-vanno attraverso Pieve senza porvi attenzione:
nella GFA22 scoprirete un centro urbano vivace con un ricco patrimonio artistico, storico e culturale.
La GFA22 sarà l’occasione per visitare sei luoghi solitamente chiusi e non aperti al pubblico, ma sarà anche
possibile partecipare alla passeggiata naturalistica nel verde paesaggio di Pieve fino al Santuario della
Madonna dei Fanghi, con prenotazione obbligatoria da effettuarsi telefonando ad Antonella 391 104
2608 o scrivendo alla mail imperia@faigiovani.fondoambiente.it e lasciando nome, cognome, recapito
telefonico, eventualmente indirizzo mail. Contributo di 10 €. Numero massimo di partecipanti 25; previste
due partenze: ore 10,00 e ore 14,00; ritrovo per la partenza presso la piazza della Parrocchiale.
I beni aperti a cura dei volontari FAI, due dei quali visitabili soltanto in occasione della GFA, sono tutti
all’interno o a brevissima distanza dal centro storico del borgo, facilmente raggiungibili a piedi; altri luoghi
e punti di interesse saranno aperti e visitabili grazie all’opera di volontari locali.
Per maggiori informazioni si può contattare il Gruppo Giovani e la Delegazione ai seguenti indirizzi:
imperia@faigiovani.fondoambiente.it – imperia@delegazionefai.fondoambiente.it
Queste Giornate FAI sono un’irrinunciabile occasione di raccolta fondi destinati alle attività istituzionali
della Fondazione. Per questa ragione a coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un
contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del
patrimonio culturale italiano della Fondazione. Naturalmente chi volesse sostenere in maniera più
concreta il FAI potrà donare contributi di importo maggiore. Sarà possibile inoltre sostenere la
Fondazione con l’iscrizione annuale in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio
d’arte e natura italiano. Gli iscritti si ricordino di portare la propria tessera con sé per usufruire dei
vantaggi offerti.
Il FAI ha bisogno di sentire gli italiani vicini per continuare insieme a impegnarsi per la tutela della nostra
eredità più preziosa: questa Italia fatta di luoghi e persone uniche al mondo che merita tutto il nostro
amore.