Ieri a Tortona, presso la lapide dedicata ai Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria Fiume e Dalmazia, insieme a una delegazione del Comitato 10 Febbraio Azione Tortona ha voluto ricordare la memoria di Norma Cossetto, studentessa istriana che fu arrestata, stuprata, seviziata e gettata ancora viva nella Foiba di Villa Surani, a soli 23 anni, nella notte tra il 4 e 5 ottobre del 1943, dai Partigiani comunisti Titini.

“Migliaia sono stati i casi di violenza e omicidi da parte dei partigiani jugoslavi – dice Andrea Mantovani – Norma Cossetto fu tenuta separata dagli altri prigionieri e sottoposta a sevizie e stupri dai suoi carcerieri, che abusarono di lei mentre veniva tenuta legata su un tavolo. L’episodio della violenza carnale fu poi riferito da una donna abitante davanti alla scuola, che, attirata da gemiti e lamenti, appena buio osò avvicinarsi alle imposte socchiuse vedendo Norma legata al tavolo. Tortona deve essere assolutamente città cardine del ricordo dei Martiri delle Foibe e degli esuli di queste violenze, in quanto la Caserma Passalacqua ospitò per oltre 20 anni molti di questi rifugiati.”