Con il mese di luglio si inaugureranno tre nuove mostre al Castello del Monferrato. Si partirà sabato 2 luglio con il percorso espositivo di Gianni Iviglia dal titolo Gli ultimi errori della terra, per poi proseguire sabato 9 con l’apertura ufficiale di Castello Contemporaneo, un ciclo di mostre di rilievo nazionale nei più suggestivi spazi della fortezza, che proseguirà fino a gennaio 2023.

«Dopo il grande successo del MonFest e del Casale Comics – ha ricordato l’assessore Gigliola Fracchia – il Castello del Monferrato torna ancora protagonista dell’arte con tre nuove interessanti mostre, che sapranno sicuramente catturare l’interesse del sempre numeroso pubblico che ha ormai eletto la nostra fortezza come punto di riferimento culturale del territorio».


Gianni Iviglia, la cui esposizione si aprirà alle ore 11,00 di sabato prossimo nel torrione dell’androne del Castello, è nato a Moncalvo e ha esposto e vinto molti premi e allestito prestigiose mostre in quasi tutta Europa, e non solo. La sua arte disturbante attinge dall’immaginario e dal quotidiano, realizzando pitture a olio con uno stile impressionista in combinazione con soggetti surreali.

«La mostra tratta il tema degli errori dei grandi della terra e il tema della donna che da anni viene maltrattata dall’altro sesso,vessata e uccisa – ha spiegato Iviglia – Per questo nei miei dipinti le donne vengono rappresentate sempre tristi, melanconiche, senza sorrisi. Questa è la mia interpretazione di questo triste momento…».

La mostra sarà poi presentata in agosto al The Crown Bulding di New Yorw a Manhattan nella 5° strada, a settembre a Parigi al Palais des congres e a ottobre a Montreal alla Little Italy Gallery.

Il percorso espositivo sarà visitabile fino a domenica 17 luglio con i consueti orari di apertura: sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00, con ingresso gratuito.

Sabato 9, invece, due mostre inaugureranno Castello Contemporaneo: alle ore 17,30 aprirà nelle Sale al secondo piano del Castello I miti del contemporaneo, la personale di Tommaso Bet con un omaggio a Marco Lodola a cura di Giovanni Granzotto e Anselmo Villata.

Tommaso Bet nasce a Sacile, in Friuli Venezia Giulia. Nel 2007 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2008 si dedica alla pittura, alla scultura, all’incisione e all’installazione polimaterica. Dal 2005 partecipa a una fitta serie di esposizioni e manifestazioni artistiche, tra cui spiccano New York e il Museo Nazionale di Lubiana in Slovenia.

Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia). Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano. Agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, Marco Lodola ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee.

«Attraverso i lavori di Tommaso Bet e di Marco Lodola – ha sottolineato il curatore Anselmo Villata – è possibile indagare la società attuale attraverso i miti contemporanei. L’eterogeneità espressiva dei due protagonisti è un valore aggiunto, che consente al fruitore di approcciare un percorso che scende in profondità e allo stesso tempo si palesa avvincente e incalzante grazie alla pittura di Bet, estremamente acuta e contemporanea, oltre che alle opere cromaticamente vivaci, luminose e iconiche di Lodola».

Alle ore 18,30 nel Salone Marescalchi si aprirà invece Dopo aver guardato il sole è calato il sipario di Alessio Barchitta, artista vincitore del Premio Mostra Istituzionale della VI edizione di Arteam Cup 2020, promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV).

Alessio Barchitta nasce a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1991. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel suo lavoro la scelta dei materiali è parte fondamentale della ricerca, quasi mai esenti o indenni da un passato che segna la materia o l’immaginario collettivo.

Come ricorda il curatore della mostra Matteo Galbiati: «L’artista vuole accogliere lo sguardo del pubblico avvolgendolo in un susseguirsi libero di opere, senza traiettorie obbligate e senza costringere mai ad una rigorosa sequenza didascalica di esperienze scandite nel tempo, perché sia massimamente libera la possibilità di calarsi in un racconto che il visitatore solo saprà ulteriormente arricchire – e, forse, ultimare – con la propria esperienza».

L’esposizione è realizzata in collaborazione con Associazione Libera Mente Laboratorio di Idee e Arteam – Associazione Culturale e ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Alessandria.

Le prime due mostre di Castello Contemporaneo si chiuderanno domenica 4 settembre e saranno aperte il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00, con ingresso gratuito.

Fino al 10 luglio sarà ancora visitabile, nella Manica Lunga del Castello, anche la mostra Il mito di Sergio Leone, curata da Mauro Galfrè e Bruna Borla e allestita in occasione del Casale Comics and Games che si è svolto lo scorso 18 e 19 giugno.