Le lettere sono ponti di carta, fragili traghettatori di emozioni. Ponti sospesi tra me e te, perché le parole possano viaggiare coraggiose attraversando i deserti, i boschi, i mari, le distese innevate. Le lettere sono un dono di gioia, un gesto d’amore che unisce esistenze separate. Svelano sentimenti tenuti nascosti in un tempo fisso. Rimangono nel tempo, timide e lievi“. 

Questo è il significato che i ragazzi del corso di teatro permanente “Scuola senza frontiere“, sovvenzionato dalla Fondazione C.R. Tortona, hanno voluto dare alla loro interpretazione del libro “Campagna di Russia. Il diario di Giovanni Gulminetti autiere della Pasubio e il carteggio di Mario Maccagno marconista del C.S.I.R.” di Maria Grazia Milani.


Ponti di carta” è, infatti, il titolo della rappresentazione teatrale andata in scena mercoledì 1 giugno scorso presso la ex Sms “La Nuova Stella d’Italia” di San Sebastiano Curone, ideata e diretta da Daniela Tusa, attrice professionista che da anni si occupa anche di insegnare teatro ai ragazzi delle scuole. Il saggio è stato interpretato da un gruppo misto di alunni appartenenti a tutte e tre le classi della scuola Franco Anselmi: Emma Cerulo, Valentino Conca, Bianca Ferratini, Elisa Huma, Alba Musso, Bruno Oberti, Pietro Oberti, Erica Schill, Bianca Solcan, Giovanni Svartling, Federica Zanotti.

Il progetto “Scuola senza frontiere” è un laboratorio sperimentale permanente nato per offrire ai ragazzi stimoli e opportunità paralleli a quelli delle attività curricolari, col fine di migliorare la consapevolezza corporea e consolidare gli aspetti linguistico-comunicativi, emotivi, affettivi e relazionali.

Durante lo spettacolo, i ragazzi hanno letto le toccanti pagine del diario di Giovanni Gulminetti. È emersa così tutta l’umiltà di “Nanni“, la sua volontà di non preoccupare i propri cari nonostante le insidie e i pericoli affrontati durante il viaggio in quei luoghi lontani e sconosciuti, come si evince dal contrasto tra quanto scritto nel carteggio e quanto riportato sul suo diario.La scrittrice Maria Grazia Milani ha voluto ringraziare i ragazzi per averla fatta emozionare come nei momenti in cui trascriveva il diario. Anche loro hanno saputo trovare la chiave di lettura predominante nel testo di Gulminetti, vale a dire “la guerra sullo sfondo e l’uomo in primo piano“, e per questo si è commossa. Così come si sono commossi i cento e più spettatori presenti nella sala. Tra loro il Sindaco Vincenzo Caprile, il Dirigente Scolastico Marzio Rivera, Sandrino Gulminetti, figlio di Nanni, e le nipoti Stefania Bobbio, Martina e Margherita.