Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Tortona ha compiuto uno degli atti più importanti tra quelli che gli competono: l’approvazione della Variante generale al Piano regolatore che determinerà per i prossimi anni lo sviluppo degli insediamenti nel territorio comunale, per i fabbricati residenziali,  per quelli commerciali e industriali, e per le infrastrutture.

I consiglieri di minoranza presenti alla seduta hanno anch’essi votato a favore dell’importante delibera.

Il nuovo strumento urbanistico infatti è ispirato ai principi che l’amministrazione precedente di centrosinistra aveva posto, avviando l’iter della Variante. Nella loro generalità possono anche apparire  scontati ma non per questo sono meno decisivi se saranno effettivo punto di riferimento dell’attività urbanistico.

La scelta di uno sviluppo sostenibile, prima di tutto, che cerca il punto di equilibrio fra attenzione all’ambiente, all’occupazione e al sociale, cioè alla qualità della vita. La scelta, peraltro dettata dalla normativa regionale, di contenere il consumo di suolo, con i conseguenti incentivi a riqualificare le aree dismesse. L’impegno di assicurare possibilità di crescita e benessere ai cittadini, senza però dimenticare il diritto delle generazioni future a vivere in un ambiente non pregiudicato da edificazione eccessiva e depauperamento delle risorse.

Anche il piano per la definizione e l’espansione delle aree commerciali era stato predisposto dalla precedente amministrazione ed è stato assunto dalla attuale.


L’amministrazione in carica ha riconosciuto che, all’inizio del suo mandato, dopo un esame di quanto fatto, ha condiviso il progetto preliminare e lo ha modificato  solo per quanto richiesto nel confronto con gli Enti superiori.

Gli appuntamenti, previsti dalla legge, nei quali il Consiglio comunale ha dovuto esprimersi sulla Variante generale, sono stati preparati da sedute della commissione urbanistica, sapientemente guidata, nelle quali molti aspetti della vasta e complessa documentazione sono stati discussi e chiariti.

Il lungo iter della Variante generale ha impegnato due mandati amministrativi e ha coinvolto tutte le forze politiche, consapevoli dell’importanza che lo strumento urbanistico riveste. Come rappresentanti dell’opposizione abbiamo cercato di dare un contributo critico e costruttivo. E’ stato giusto, quindi, alla fine, condividere il risultato che mette a disposizione della città uno strumento essenziale per lo sviluppo dei prossimi anni.

Nella seduta del Consiglio si è parlato anche di alcuni aspetti problematici che l’amministrazione in carica non dovrà trascurare. La limitazione del consumo di suolo, molto citata nel dibattito, prevede un incremento che non superi, nell’arco di un decennio, il 7,41% dell’area attuale urbanizzata,  con un modesto sforamento rispetto alla legge regionale che prevede il 6%. Tuttavia questo indispensabile risparmio del terreno potrebbe divenire un ostacolo allo sviluppo dell’economia, e quindi delle opportunità di lavoro, in un territorio come il nostro dove la realizzazione del terzo valico creerà l’opportunità di nuovi insediamenti produttivi, e in questo caso, se non basterà la riqualificazione di aree dismesse, bisognerà andare verso un piano regionale di distribuzione delle aree produttive, in un quadro complessivo che limiti all’indispensabile la compromissione delle aree agricole.

Da tutti condivisa la valorizzazione dei polmoni verdi della città, un’intenzione che dovrà però essere perseguita dell’attuale e dalle future amministrazioni con scelte sistematiche e una costante cura del verde.

Abbiamo segnalato anche la  carenza di aree destinate all’istruzione, Tortona è molto lontana dai 5 metri quadrati per abitante previsti dalla LR 56/1977.

E’ stata sottolineata la novità delle Norme di attuazione del Piano regolatore, con nuove possibilità per uno scenario  nel quale l’edilizia sta cambiando in relazione alle esigenze di risparmio energetico e tutela dell’ambiente. A questo riguardo attendiamo che il nuovo strumento urbanistico renda anche più agevole da un lato l’iter di presentazione e approvazione dei progetti, e dall’altro i controlli. Qualche dubbio in merito è stato sollevato, ma non dubitiamo dell’impegno del settore competente per la miglior applicazione delle norme.

La Variante generale è un risultato raggiunto da cui partire verso nuovi obiettivi, sui quali l’opposizione non farà mancare i suoi contributi.

                                    Marcella Graziano e Gianni Castagnello consiglieri comunali del Partito Democratico