Marco Sali è coordinatore della Cgil di Novi e Ovada: un incarico nuovo in quanto prima c’erano solo responsabili senza le responsabilità e il ruolo della nuova figura.

“Mi occuperò di contrattazione territoriale-afferma Marco Sali-rapportandomi con le amministrazioni comunali, le associazioni del territorio e anche dei bisogni che nel territorio sono presenti. Oltre che delle tematiche dei pensionati e a volte anche della cittadinanza. Questo ruolo è un inedito per la Cgil. Ma come sindacato è dal 2018 che lo stiamo sperimentando nella zona di Casale e di Valenza. Adesso Novi che rappresenta una delle zone più industrializzate della provincia.”


Marco Sali illustra le sue esperienze all’interno del sindacato: “Io sono stato un delegato di fabbrica fino al 2008 e poi ho iniziato all’interno del sindacato nella categoria degli edili e delle costruzioni che si chiama Fillea. Successivamente tra il 2011 e il 2014 mi sono occupato nella Filcams del commercio, dei bar, del turismo per quanto riguarda la zona di Novi, quindi nella categoria dell’industria chimica e plastica con la Filctem. Parlando comunque di contrattazioni e di tutele individuali. Nel frattempo seguivo le questioni della Camera del Lavoro di Acqui.”

Mi parla della azione che svolgerà alla Cgil di Novi: “Sono qui per applicare le linee politiche che fissa l’organizzazione. L’organizzazione a livello nazionale ha stabilito, qualche anno fa, che i sindacati locali si dovevano dotare dI figure polivalenti che hanno visto molti settori e quindi hanno varie conoscenze. In grado di capire le richieste che vengono avanzate e capaci di rapportarsi con i propri interlocutori che sono molto vari nell’ambito del mondo del lavoro. E, soprattutto, di ripensare alle Camere del Lavoro come un riferimento del territorio, non solo per il disbrigo di pratiche ma anche come luogo in cui reperire informazioni.  Dove portare bisogni e problematiche. Costruendo delle piattaforme da sottoporre successivamente alla contrattazione territoriale.”

Inevitabilmente il discorso scende sulla Pernigotti. “Una questione che ho seguito da lontano, ho già sentito il rappresentante delgi alimentaristi Raffaele Benedetto. Non si sanno ancora quali saranno i risvolti della vicenda, a fine mese  ci sarà un’altra manifestazione davanti ai cancelli della fabbrica. La Pernigotti non rappresenta solo una partita sindacale di tutela dei lavoratori ma interviene anche l’azione politica degli amministratori locali e dei politici a più alto livello. E’ un caso drammatico per il territorio e si dovrà trovare collaborazione con tutte queste forze cercando una soluzione che possa essere la migliore possibile.”

In merito alla Pernigotti Marco Sali conferma la richiesta di appuntamento al ministero per lo Sviluppo economico al fine di avere informazioni sulla situazione della azienda. “Le intenzioni della proprietà-afferma-sono sempre state nebulose, da quando sono arrivati i turchi, e non sappiamo se aspettarci un colpo oppure se sarà possibile fare delle richieste, spingendo in una certa direzione.”

Marco Sali spende una parola sulla Cgil di Novi: “Devo organizzare la Camera del Lavoro, sta per partire la campagna fiscale ed è partita quella per l’assegno unico. Si tratta di organizzare le cose in modo da rispondere a un afflusso di persone che sicuramente sarà altissimo.“

Il coordinatore della Cgil si è occupato però del commercio negli anni scorsi per la nostra zona e quindi gli chiedo in merito a queste problematiche. “Parlare di commercio a Novi-inizia-significa senza alcun dubbio parlare dell’Outlet di Serravalle dove ci sono tante paure all’orizzonte.Questo sia per la crisi Ucraina e per le sanzioni alla Russia e sia per le questioni di mercato derivanti anche dalla pandemia. Con abbattimento dei flussi di persone al centro di Serravalle. Ma l’Outlet è un sito sul quale il territorio ha puntato tantissimo e generato dell’economica positiva perchè costituisce praticamente l’azienda maggiore del territorio da un punto di vista occupazionale. Questo aldilà di tutte le problematiche che ci sono state negli anni e che in un recente passato hanno portato i dipendenti a effettuare anche delle giornate di sciopero sulla questione del lavoro festivo. Io voglio che tutte le parti sociali abbiano la consapevolezza di dover preservare un investimento che è stato fatto sul territorio.  E il nostro sogno, all’interno dell’Outlet, è quello di fare partire le contrattazioni con il gestore del sito anche per conciliare le esigenze di vita con i tempi di lavoro e lavoreremo in questo senso.”

Marco Sali rileva però che Novi non è solo Outlet o Pernigotti ma che può vantare una forte industria chimica, metalmeccanica e presente anche in altri settori. “Un territorio che si presenta molto complesso e che ha delle notevoli potenzialità. Si deve capire cosa succederà da adesso, dal momento in cui usciamo dalla emergenza sanitaria del Coronavirus e in presenza di sanzioni economiche alla Russia nei confronti della quale c’era un rapporto molto stretto. Spero che il governo abbia previsto delle azioni che saranno danneggiate dalle sanzioni messe in atto in questi giorni.”

Maurizio Priano