Ulteriori sviluppi nelle indagini relative ai danneggiamenti e ai furti su auto avvenuti una decina di giorni fa ad Imperia, nella “notte brava” in cui furono danneggiati 32 veicoli a Spianata Borgo Peri e aree limitrofe e furono rubati oggetti e monete dall’interno di alcuni di essi.

Come noto, l’esame delle telecamere di videosorveglianza pubblica e una condivisione di dati raccolti nel tempo dalle Forze di polizia (in special modo durante i servizi eseguiti ad hoc per garantire la sicurezza della “movida” nell’area di Calata Cuneo) hanno permesso ai Carabinieri di giungere all’identificazione di due presunti responsabili i quali, all’alba di domenica, sono stati svegliati dai militari della Compagnia di Imperia e sottoposti a perquisizione domiciliare, al cui esito i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori elementi a sostegno delle indagini.


Inoltre, le successive progressioni investigative hanno consentito ai militari dell’Arma di individuare altri due soggetti che si presumono coinvolti nella vicenda, la cui posizione è stata rimessa al vaglio dell’Autorità giudiziaria.

In sintesi, sono quindi quattro le persone denunciate per i fatti in esame, tutti italiani e residenti nel capoluogo, che dovranno rispondere – ognuno per la parte che è presuntivamente attribuita – di danneggiamento e furto aggravato.

I servizi dei Carabinieri e delle altre Forze di polizia proseguiranno nei prossimi fine settimana, anche in considerazione del fatto che la stagione primaverile ormai iniziata porterà nel comprensorio imperiese maggior vitalità e turisti, i quali si riverseranno – in special modo nei weekend – nelle zone più frequentate.

I Carabinieri, tradizionalmente “tra la gente e per la gente”, manterranno la loro discreta presenza, a tutela della sicurezza e della vivibilità della città, ben lieti di scambiare quattro chiacchiere con le ragazze e i ragazzi che lo desidereranno – come accaduto nel servizio svolto a metà marzo – ma altrettanto fermi nel perseguire con determinazione ogni deviazione in un divertimento “malato”, da molti interpretato come momento di evasione, se non giustificato con un assurdo “qui non c’è niente da fare”: per questi comportamenti non c’è giustificazione. Ci sono solo spiacevoli e non convenienti conseguenze, che iniziano da una sveglia con un Carabiniere che chiede “Buongiorno. È lei…….?