La notizia è ufficiale e fa venire i brividi per grandezza e importanza, perché il polo scolastico di Viale Kennedy rinascerà annoverando, oltre all’asilo nido “Primavera” ed alla Scuola dell’infanzia “Mary Poppins”, una nuova sede per la scuola primaria.

Quanto vale una nuova scuola? Tantissimo in termini economici… circa cinque milioni di euro stando al DUP 22/24 ed altrettanto in termini di ricaduta sociale sui ragazzi e sulla vita del quartiere di San Bernardino.


Era uno degli obiettivi della nostra campagna elettorale, un impegno preso con la gente del quartiere che, a causa dell’improvviso e necessario spostamento dell’edificio scolastico, si è trovata da un giorno all’altro senza la possibilità di poter contare su di una scuola di quartiere.

Allora perché investire su un qualcosa che non dà profitto immediato? La scuola è fatta di mattoni, ma soprattutto di relazioni tra gli attori che producono effetti reali. Quali relazioni possono intercorrere tra genitori, insegnanti e studenti?

L’uomo è persona ed in quanto tale necessita di continui scambi perché senza di esse egli si riduce ad individuo chiuso ed autoreferenziale. Non può, perciò, esistere una scuola che esula dall’individuo e dalle sue relazioni.

Proprio per questo il binomio scuola/quartiere non può essere distinto in quanto si riferisce al rapporto tra la scuola e la comunità umana in cui essa opera. La scuola non è più proprietà di un gruppo di educatori religiosi e Stato e le famiglie non sono semplici clienti di una impresa educativa a cui affidano i propri figli, esigendo un servizio specifico retribuito direttamente (scuola privata) o indirettamente (scuola statale).

Oggi la scuola si integra sempre più nella dinamica della comunità sociale, e questa partecipa, anzi deve partecipare con responsabilità alla programmazione e alla gestione. Il rapporto tra Scuola e Comunità oggi è marcato da una realtà chiamata partecipazione da parte di tutti e per tutti.

Matteo Fantone Consigliere Comunale incaricato all’Istruzione