“Non dobbiamo essere complici di questo sterminio!” Le dure parole dell’assessore alle pari opportunità Marzia Damiani, che chiudono la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni organizzate dal Comune di Tortona per il 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, pesano come un macigno, perché Marzia oltre che essere donna, ha posto l’accento sul ruolo che le madri devono avere nell’educare i propri figli (maschi e femmine) verso un approccio diverso da quello che oggi hanno molti uomini (violenti) e molte donne (succubi) elementi di una società dove il problema della violenza sulle donne è sempre più diffuso e dove – specie a Tortona ma non solo – si stanno mettendo in campo tante iniziative, fra cui la realizzazione di un opuscolo dal titolo “non restare in silenzio… chiedi aiuto!” ideato grazie alla collaborazione fra Comune di Tortona, Compagnia Carabinieri di Tortona e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.

L’iniziativa è stata presentata oggi, lunedì 22 novembre, ed è la prima di una serie di eventi organizzati dal Comune per sensibilizzare l’opinione pubblica verso questo grave problema.


“Una questione – ha detto il Sindaco Federico Chiodi che mi stava già particolarmente a cuore quando ero assessore oltre otto anni fa e questo opuscolo ( che verrà distribuito nelle farmacie, negli studi medici e in molti altri luoghi – ndr) è un ulteriore strumento a disposizione delle donne per cercare di aiutarle, perché gli atti persecutori, purtroppo sono una triste realtà.”

Duro, anzi durissimo l’intervento del capitano dei Carabinieri di Tortona Domenico Lavigna che ha iniziati leggendo un lungo elenco di nomi di donne oggetto di violenze: “Il 25 novembre – ha detto – è tutti i giorni, tutte le ore e tutti i minuti. Per noi questo tipo di violenza ha la priorità. In caserma abbiamo personale specializzato e quando una donna si presenta a denunciare abusi usufruisce di un percorso personalizzato con particolari accorgimenti, perché il coraggio di denunciare è qualcosa che deve essere metabolizzato, curato e sostenuto.”

“La cosa più difficile in questi casi – ha aggiunto il Comandante dei Carabinieri di Tortona – è far capire alla donna che non resterà da sola perché la paura per chi denuncia è soprattutto quello che succederà dopo. Tutti i soggetti presenti sul territorio allora devono fare squadra affinché sia la vittima a decidere il proprio futuro e non siano gli altri a disegnarlo. Nell’opuscolo sono presenti anche numeri di telefono ed email perché spesso la don a viene controllata e anche una sola email può servire. Noi abbiamo bisogno di segnalazioni per poter controllare e intervenire nella giusta maniera. Tutti dobbiamo fare la nostra parte e devono farla anche i vicini di casa che sentono i litigi o i familiari. In queste vicende hanno una grande responsabilità tutti coloro che sanno e non ci chiamano.”

Così per cercare di “stanare” il sommerso è stata avviata questa campagna di sensibilizzazione che prende avvio dalla pubblicazione di un depliant, realizzato dai Carabinieri di Tortona in collaborazione con il Comune, il CISA, MEDEA Centro antiviolenza, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Una campagna che ha lo scopo di raggiungere un’ampia parte della popolazione, spiegando come la violenza di genere si manifesta in diverse forme che non sono soltanto quella fisica o sessuale, ma anche psicologica (in presenza di insulti, umiliazioni e minacce), economica (quando viene impedito alla donna di cercare lavoro e ottenere una propria indipendenza), oppure tramite atti persecutori (episodi di stalking, pedinamenti, appostamenti).In tutti questi casi è necessario far comprendere che si può e si deve chiedere aiuto, per sé o per altri che vivano una condizione di violenza, chiamando il numero di emergenza 112, oppure il 1522 linea dedicata alle segnalazioni relative a violenze e stalking, dove è presente un servizio multilingue e di consulenza psicologica e legale.

Durante la conferenza stampa di presentazione a cui hanno partecipato il Sindaco Federico Chiodi, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Capitano Domenico Lavigna, l’Assessore comunale alle Pari Opportunità Marzia Damiani e il Presidente della Fondazione CR Tortona Pierluigi Rognoni, è stata ribadita l’importanza di contrastare, anche tramite campagne informative, questo fenomeno che, come purtroppo testimoniato dalle cronache nazionali, resta di costante attualità: non soltanto nell’affrontare e gestire le emergenze legate a specifici atti di violenza, ma anche garantendo un supporto costante nel tempo alle donne che decidano di denunciare situazioni di disagio e insicurezza, in particolare nell’ambito famigliare.

Di seguito le immagini dell’opuscolo.