Anche quest’anno la Società Italiana di Neonatologia (SIN), insieme a Vivere Onlus, ha rinnovato l’invito alle Amministrazioni comunali di tutta Italia di far illuminare di viola, colore simbolo della prematurità, i monumenti più rappresentativi nelle diverse città il 17 novembre.
In questa data infatti si celebra, ormai da 13 anni, la Giornata Mondiale della Prematurità nata con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulle nascite pretermine, cioè prima della 37a settimana.

Nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro, dunque risulta necessario continuare ad accendere i riflettori sulla prematurità, parlare di questa malattia grave che può mettere seriamente a rischio la vita dei neonati e che rappresenta una “sfida per la neonatologia e per la società”.


Il tema della campagna di quest’anno è Zero Separation, “Agiamo adesso. Non separare i neonati prematuri dai loro genitori”, promossa dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), per continuare a difendere il ruolo prioritario di mamma e papà, ancor di più in periodo di pandemia da Covid-19.

Sarà un giorno in cui le regioni, attualmente divise dalla pandemia, avranno l’occasione di essere unite in un abbraccio solidale “virtuale” sotto un solo colore: il viola della prematurità.

“L’Amministrazione Comunale è orgogliosa di poter partecipare a questa importante campagna di sensibilizzazione – commenta l’Assessore alla Pubblica Illuminazione, Giovanni Barosini -, simbolicamente rappresentata dal colore viola che nella giornata del 17 novembre illuminerà il ponte Meier. Una luce viola per illuminare i piccoli guerrieri, i bimbi nati prematuri. Il simbolo è un filo con stese dieci coppie di calzini: un paio di calzini viola più piccoli in mezzo a nove a grandezza naturale che significa che un bambino su dieci nel mondo nasce prematuro”.