La libreria – bancarella è posizionata nel cuore del passeggio alessandrino è un successo divenuto angolo di profonda cultura voluto da Riccardo; ha creato un luogo ove si commerciano libri contemporaneamente si tengono discorsi di un certo livello.

La bancarella sotto i portici di via Roma è osservata da moltissime persone, sia alessandrine come di altre città, divenuta la libreria più famosa, nonché frequentata di Alessandria.


Ecco cosa ha realizzato Riccardo.

Il suo intento è stato quello di emulare i librai di Montereggio, un centro della Lunigiana, ove partivano i venditori di libri percorrendo lo storico itinerario della via Francigena, per proporre i loro volumi stampati nei luoghi ov’è nata la lingua italiana.

Riccardo, con lo stesso stile, s’è fermato in Alessandria alcuni decenni or sono, da un semplice banchetto è riuscito a portare la cultura a 360 gradi, non solo su carta stampata: in quest’angolo si parla di storia, d’arte, d’antiquariato, d’ogni argomento propenso a creare sapere, ove tutto ha una storia, persino il più minuscolo degli oggetti esposti.

Costì nulla è per caso, Riccardo ha presentato opere di prestigio, non solo pagine da sfogliare, o meglio da leggere, è stato un conoscitore d’antiquariato, di numismatica, ogni argomento è alla portata del suo sapere, soffermandosi su testi di vita alessandrina, il pezzo forte della sua bancarella.

Il termine è coniato da Matilde Serao, significa: “carretto o banco di vendita all’aperto di oggetti nuovi o usati, come afferma il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, tanto da diventare un premio per gli scrittori, istituito a Pontremoli nell’anno 1952, per giudicare il miglior titolo di narrativa o saggistica, dato alle stampe nell’arco dell’anno precedente, secondo il parere di una giuria composta da librai.    

Insomma non è lì, da qualche decennio, per caso.

                                                                                           Franco Montaldo