Direttore, buona giornata.

Anche durante le ferie ho seguito sul Suo giornale le vicende delle nostre zone e direi che anche quelli che sono i problemi concreti e reali si sono presi una pausa di riflessione.  O mi sbaglio?
Dell’ospedale nessuna nuova buona nuova?   


Non direi proprio.

Attendiamo gli sviluppi certo non da parte del “pubblico” in senso stretto perche’ penso, da sempre, che appena ci sara’ l’occasione giusta, forse le prossime elezioni politiche, lo “sbologneranno” al miglior offerente.   

Per i cittadini l’unica cosa che conta davvero e’ che ridiventi un ospedale.
L’evento o la manifestazione che forse ha coinvolto maggiormente  le nostre zone e la vicina valle staffora e’ stato il mondiale di enduro.   

Occasione persa per tanti comuni o colta da altrettanti tanti comuni?  Polemiche a non finire per l’inquinamento acustico ed ambientale, senz’altro non sono state tutte rose e fiori, ma e’ stato un prezzo equo per la visibilita’ mondiale della val curone e staffora e per i comuni maggiormente coinvolti nell’aspetto organizzativo?

Si parla di “fare rete” ma forse e’ una questione di palcoscenico.   

Se l’organizzazione e’ di altri, e non poteva essere altrimenti considerata la complessita’ dell’evento, allora o si e’ contrari o ci si astiene.  
Occasione persa o colta?     

Come al solito sono le persone che fanno la differenza ovvero coloro che mettono sul piatto della bilancia i pro ed i contro  di un evento di tale portata e scelgono di entrare nell’organizzazione che li riguarda ed altri che scelgono di non farlo. Anche il non scegliere e’ una scelta. 

Io dico solo questo:  inquinamento c’e’ stato, sia acustico che ambientale, ma parlare di inquinamento, per una settimana, dimenticando che nelle nostre campagne per nove mesi all’anno sono sparsi pesticidi, prodotti anticrittogrammici e diserbanti a tonnellate direi che forse la coerenza non e’ un punto di forza. 

 Ci sono gia’ leggi che regolano la materia, ed altre dovranno regolamentare ulteriormente una attivita’ ed un movimento in forte crescita, per cui se la manifestazione e’ stata autorizzata era legittima quindi legale. 

Se si ritiene che i danni prodotti siano tali da considerare il divieto occorre che i contrari si organizzino per far cambiare leggi e regolamenti perche’ la democrazia e’ solo questa.  Il resto e’ teatro inconcludente. 

Cordiali saluti. 

Lettera Firmata