Sta suscitando non poche polemiche, tra molti cittadini, il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che prevede un costo di oltre 12 euro ogni volta che un cassonetto da 120 litri vene svuotato oltre quelli forniti gratis gratis da Gestione Ambiente che equivalgono a X numero di svuotamenti all’anno dove X é uguale al numero dei componenti del nucleo familiare più uno.

E’ la parte variabile della tariffa sui rifiuti che deve coprire al 100% i costi del servizio compreso quello effettuato sulle strade, per cui se si abbandonano i rifiuti questi costi vanno ricadono sulla collettività.


La tassa che pagheremo a partire dal 1° ottobre, viene calcolata in una parte fissa é quasi uguale per tutti una variabile a seconda del numero degli svuotamenti.

Di seguito pubblichiamo l’email di un lettore che va controccorrente.

Egregio Direttore,

tante persone si lamentano asserendo che gli svuotamenti non sono sufficienti e che quindi, bene o male tutti dovranno pagare. NON E’ VERO!!

Se la raccolta differenziata viene effettuata in modo corretto dividendo bene il materiale riciclabile dal secco indifferenziato che va bel bidone nero e sul quale viene pagata la parte variabile della tariffa, il numero di svuotamenti previsti é più che sufficiente.

Chi scrive ha diritto a tre svuotamenti all’anno; ebbene dal mese di gennaio di quest’anno, cioé da quando mi sono stati consegnati i cassonetti da 120 litri di colore nero a d oggi, ho effettuato UN SOLO SVUOTAMENTO e probabilmente ne farò ancora un altro entro la fine dell’anno.

Anzi con ogni probabilità dovrò faticare a riempirlo perché se lo svuoto a gennaio verrà già conteggiato nel prossimo anno, mentre svuotandolo a dicembre rientra fra quelli gratuiti.

I calcoli fattu da gestioen Ambiente sono giusti se la raccolta viene fatta in modo corretto.

Dirò di più: in 9 mesi ho potuto appurare che il rifiuto che produciamo di più é sicuramente la plastica e le lattine (per fortuna quasi tutta riciclabile), seguito a ruota dall’umido e poi dalla carta. L’indifferenziato sempre se la raccolta viene effettuata in maniera corretta, é al penultimo posto davanti al vetro.

Il materiale indifferenziato che utilizzo di più, sono le mascherine usate, la carta oleata gli stracci per pavimento pieni di polvere e ovviamente legno, stuzzicadenti e sacchetti per aspirapolvere. A volte anche piccoli pezzi di ferro e altro materiale ma il loro volume è scarso e il segreto consiste nel riempire piccoli sacchetti di secco indifferenziato e prima di gettarli nel cassonetto nero che ci é stato consegnato da Gestione Ambiente schiacciarli togliendo l’aria e sigillarli con nastro adesivo. Occupano molto meno spazio.

Lavoro di pochi minuti compiuto in media una volta ogni 10 giorni. Vedrete quanti ce ne stanno dentro il bidone che si fatica davvero a riempirlo anche dopo molti mesi!

(a.b.)