Attenzione alla nuova truffa messa in atto in questi giorni con una tecnica che merita davvero i complimenti per l’artificiosità e la genialità con la quale è stata ideata. Ma spieghiamo meglio come succede.

Il vostro gestore telefonico vi chiama e vi dice “Buongiorno sono un’impiegata del vostro gestore telefonico – e pronuncia il nome proprio del vostro gestore (Vodafone Telecom Tim Fastweb eccetera) in modo che voi non abbiate dubbi che si tratta effettivamente del vostro gestore, anche perché chiama da un telefono fisso il cui prefisso corrisponde al Comune in cui ha sede effettivamente il vostro gestore. – La devo informare che io suo piano tariffario é giunto al termine – prosegue gentilmente l’impiegata – per cui dal prossimo mese la sua bolletta aumenterà (e indica una cifra di circa il 50% in più rispetto a quello che pagate attualmente).”


“Ci spiace comunicarvelo – aggiunge gentilmente l’impiegata – ma noi siamo obbligati a farlo in base alla legge, perché non possiamo certo aumentare la bolletta se non previa previa comunicazione, per cui lei é è libero di accettare l’aumento o disdire il contratto” e a quel punto sembra stia per salutarci e porre fine alla comunicazione.

La telefonata ovviamente vi coglie alla sprovvista e quel punto, ovviamente, prima che l’impiegata riappenda, voi chiedete se non sia possibile aderire ad altre offerte. “Le offerte su questo numero telefonico sono concluse – replica l’impiegata – per averne altre bisogna cambiare numero.”

Sembra tutto in perfettamente vero perché l’impiegata che vi sta chiamando non presenta alcuna contrarietà riguardo al fatto che voi, inviperiti per la risposta e visto che non vi sognate neppure di cambiare numero telefonico, le preannunciate arrabbiati che da domani cercherete un altro gestore telefonico.

“Lei libero di fare tutto quello che vuole signore – replica gentilmente l’impiegata – é nella sua completa facoltà, il mio compito era solo di avvisarla, tutto qui. Lo dobbiamo fare in base alla legge Bersani.”

La telefonata sembra conclusa, voi siete arrabbiati perché praticamente sarete costretti a cambiare gestore, sapete che o accettate l’aumento o dovete trovare un altro gestore: tentennate qualche secondo e ma nel momento in cui siete in procinto di appendere la cornetta, adesso, scatta la trappola: “Sempre ai sensi della legge Bersani – aggiunge l’impiegata – la devo anche informare abbiamo un ufficio apposito al quale, se vuole, può chiedere ulteriori informazioni. Se desidera la posso mettere in prenotazione e l’ufficio la richiamerà, ma ora mi deve dire cosa fare perché il mio lavoro é concluso e devo contattare altri clienti.”

Cosa fate voi in questo frangente? Visto che non avete alcun dubbio che l’impiegata che vi ha chiamato appartenga effettivamente alla vostra compagnia telefonica in quanto ha dimostrato di conoscere il vostro numero di telefono, il vostro nome e la compagnia con la quale avete sottoscritto il contratto, o chiudete la comunicazione e oppure scegliete e di chiedere ulteriori informazioni all’ufficio indicato dalla donna. A quel punto quindi accettate e lei vi mette in prenotazione: “Tanto è gratis – pensate – si tratta solo di acquisire ulteriori informazioni.”

Passano 30 minuti è un’altra gentile impiegata richiama: “Buongiorno – spiega – siamo stati contattati dalla vostra compagnia telefonica (e ovviamente cita il nome della compagnia per farvi capire che non si tratta una truffa ma é tutto vero) e dobbiamo informarvi su quello che accade”.

Ci ripete dell’aumento e poi ci comunica che se vogliamo cambiare gestore telefonico siamo liberi di farlo.

“Se vuole e senza impegno – aggiunge la seconda impiegata – le dico esattamente quali gestori hanno la fibra e funzionano sulla sua linea telefonica, non c’è alcun impegno lei è libero di valutare eventualmente il da farsi.”

Ovviamente accettate e l’impiegata vi fornisce tre offerte di tre diverse compagnie telefoniche asserendo che so o le migliori sul mercato ma se voi rispondete che provvederete autonomamente a contattarle lei vi risponde che non c’è problema ma dovrà comunicare alla vostra compagnia telefonica che non vi siete avvalsi della loro consulenza, per cui, comunque, anche se cambiate gestore da domani, riceverete la prossima bolletta mensile in sovrapprezzo ed inoltre dovrete consegnate il modem ad un centro pagando diverse decine di euro.”

Cos’ha fatto il nostro lettore a quel punto? Ha preso tempo: “Devo consultarmi prima con mia moglie – ha risposto – può richiamarmi fra mezz’ora?” e l’impiegata, ovviamente, ha accettato.

In quella mezz’ora “guadagnata” il nostro lettore ha fatto ciò che avrebbe dovuto fare prima ma offuscato dalla rabbia non ci ha pensato, e cioé contattare il proprio gestore telefonico per capire se effettivamente si trattava (come sembrava tutti gli effetti) di un rincaro della bolletta.

Il gestore telefonico ovviamente ha informato il lettore che non c’era nessun piano tariffario in scadenza e che l’abbonamento sottoscritto valeva per sempre, per cui si trattava di una truffa, architettata per altro molto bene.

A questo punto vi aspetterete che i truffatori desistessero: ma non é successo e dopo mezz’ora l’ufficio che voleva farvi cambiare gestore vi richiama e quando voi iniziate a dirgli che avete capito che si trattava di una truffa riagganciano senza più farsi sentire….

Per concludere: pur di farvi cambiare compagnia e vendervi un nuovo contratto telefonico a 29 euro al mese (più o meno la stessa cifra che pagate attualmente) hanno perso (e vi hanno fatto perdere) più di mezz’ora di tempo, coinvolgendo due diverse impiegate, facendo leva sulla vostra rabbia e sul fatto che non vi propongono subito nulla, ma solo dopo un lungo e tortuoso percorso.

Il nostro lettore ovviamente lo ha capito, ma se avesse chiuso la comunicazione senza avvalersi dell’ufficio di consulenza, il giorno dopo avrebbe cercato cercato un nuovo gestore telefonico, convito effettivamente del rincaro della bolletta e ignaro di cosa si arriva a fare, oggi, pur di vendere un nuovo contratto telefonico da 29 euro al mese!