Il 23 aprile si celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, indetta dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel 1996. Questa festa è nata il 6 febbraio del 1926, istituita dal re di Spagna Alfonso XIII, che scelse il giorno della nascita di Miguel de Cervantes. Nel 1931 la Giornata fu spostata al 23 aprile che è il giorno della morte del grande autore spagnolo. Curiosamente, lo stesso giorno dello stesso anno – 1616 – morirono anche William Shakespeare e l’autore peruviano Inca Garcilaso de la Vega, così ogni 23 di aprile si festeggia il libro.

L’obiettivo della Giornata è quello di promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.


Irina Bokova, ex direttore generale dell’UNESCO, ha dichiarato “L’alfabetizzazione è la porta che conduce alla conoscenza, indispensabile per l’autostima e la responsabilizzazione dell’individuo. I libri, in tutte le forme, svolgono un ruolo essenziale”.

Il Club per l’UNESCO di Sanremo presenterà, il giorno 23 aprile alle ore 18.00, sulla sua pagina Facebook www.facebook.com/clubperlunescosanremo

il libro di Cinzia Merletti “MEDITERRANEO E DONNA – Il femminile nelle tradizioni e nelle realtà musicali mediterranee“.

Insieme all’Autrice interverranno Ivan Mario Cipressi, direttore di Mondoinsieme, Maria Paola Azzario, Coordinatrice Internazionale del Forum delle Donne del Mediterraneo nonché vice presidente della FEACU (Federazione Europea Club e Centri dell’UNESCO), Ciro Esse, Presidente del Club per l’Unesco di Sanremo,

Ci piace ricordare che il 23 aprile è anche il giorno della festa del patrono della Catalogna, San Giorgio. In questa giornata è tradizione in Spagna che gli uomini regalino alle proprie donne una rosa ed è consuetudine tra i librai catalani dare in omaggio una rosa ai clienti per ogni libro comprato in questo stesso giorno in ricordo di una antica leggenda. Essa narra che un drago terrorizzava un villaggio della regione e che per placare la sua ira gli abitanti gli davano in pasto degli animali. Col passare del tempo questi non furono più sufficienti ad ammansire la bestia, così la popolazione fu costretta ad immolare le persone. Il giorno che questa crudele sorte toccò alla figlia del re, un cavaliere di nome Jordi (Giorgio, in catalano) combatté con il drago per salvarla. Fu così valoroso e impavido che con la sua spada uccise il mostruoso animale e da uno spruzzo di sangue (o dal cespuglio germogliato dal sangue del mostro, secondo altre versioni) spuntò una rosa rossa, che Jordi donò alla fanciulla. Così nel 1926 un editore valenzano, Vicent Clavel i Andrés, fuse leggenda e storia unendo il simbolo del libro, che ricordava gli scrittori, alla rosa di San Giorgio dando vita alla “Festa dei libri e delle rose“.