Un piano in cinque tappe quello che dovrebbe portare al salvataggio del Consorzio intercomunale trasporti è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Maurizio Delfino alla commissione consiliare Bilancio tenutasi nei giorni scorsi.

Un piano che partirà dalla ricostituzione del capitale sociale come già prospettato un mese fa in un’altra seduta della commissione consiliare Bilancio ma che fu bloccato dall’intervento delle autorità tecniche ovvero il segretario comunale, i revisori dei conti e da Roberto Moro dirigente degli uffici finanziari del Comune. “Il  passaggio nuovo-ha affermato l’assessore al Bilancio Maurizio Delfino-è che esiste un concreto interessamento di un privato che dovrebbe fare una dichiarazione di interesse e partecipare alla gara che andremo a fare. “


La delibera di ricostituzione del capitale sociale dovrà essere sottoscritta dal consiglio comunale di Novi la cui riunione è prevista per lunedì 3 maggio. La ricostituzione del capitale sociale deve avvenire con una sottoscrizione dei Comuni soci della partecipata per un ammontare di 150.000 euro e con Novi che provvederebbe al versamento del 71% di tale quota ovvero di 106.000 euro. La ricostituzione del capitale sociale dovrebbe essere approvata dall’assemblea dei sindaci facenti parte del Consorzio il 7 maggio.

Una cifra, quella di 150.000 euro, non fissata a caso ma che consiste nella cifra minima per poter iscrivere il Cit al registro regionale dei trasportatori. “Subito dopo aver provveduto alla ricostituzione del capitale sociale-ha affermato Maurizio Delfino-provvederemo alla indizione di una gara a doppio oggetto per la cessione dell’85% delle quote della municipalizzata  a un socio privato. Un socio che sia affidabile sia tecnicamente che economicamente.” L’assessore ha peraltro riconosciuto che la delibera di ricostituzione del capitale sociale da parte del consiglio comunale significherebbe un debito fuori bilancio per il Comune di Novi. Al termine della vendita il Consorzio intercomunale trasporti sarebbe in mani pubbliche solo per il 15%.

Il bando di gara sarà approvato dal consiglio comunale la cui riunione, ufficiosamente, si dovrebbe tenere il 10 maggio. Successivamente dovrebbero essere scissi dal Consorzio e venduti a prezzi di mercato servizi come le Onoranze funebri e il trasporto turistico. Anche questi dovrebbero essere venduti tramite l’indizione di una gara.

Il Consorzio intercomunale trasporti nel piano prevede due società, una delle quali si occuperà dei parcheggi a pagamento la cui concessione dovrebbe  essere allungata a trent’anni oltre che di scuolabus e trasporto disabili e dall’altro il “vecchio” Cit con il trasporto urbano ed extraurbano. Una differenza qui con il piano presentato  circa un mese fa e che prevedeva la cessione a privato del trasporto extraurbano.

A questo punto un ultimo tassello riguarderà la rinegoziazione del mutuo contratto dal Cit ma con fideiussione effettuata a garanzia da parte del Comune di Novi per la realizzazione del parcheggio Movicentro in piazza Falcone e Borsellino. Inoltre il Cit e soprattutto il suo socio privato dovrebbero definire un piano di investimenti anche in collaborazione con altre aziende di trasporto, con economie di scala e soluzioni legate al soggetto che vincerà la gara.

L’assessore Maurizio Delfino ha anche precisato che la ricostituzione del capitale sociale da parte del Comune di Novi avrà luogo applicando quote di capitale accantonato già nel conto consuntivo del 2019. Così come ha rilevato che, prima del consiglio comunale in cui la ricostituzione del capitale sociale verrà deliberato, si terrà ancora una riunione della commissione consiliare Bilancio per approfondire la questione. 

Simone Tedeschi, capogruppo consiliare dei “Democratici per Novi” ed ex assessore al Bilancio nell’amministrazione Muliere, ha sottolineato come quello presentato da Maurizio Delfino sia un piano nuovo rispetto a quello discusso nell’autunno dello scorso anno e dato la disponibilità del gruppo a collaborare nell’ottica di salvare la municipalizzata. Affermando comunque, per poter esprimere una opinione, dati più certi, da avere prima della riunione del consiglio comunale, e chiedendo se il percorso delineato è compatibile con i contenuti della legge Madia.

L’ex Sindaco di Novi e attuale consigliere comunale Rocchino Muliere ha rilevato che anche sotto la sua amministrazione si era ipotizzato di un intervento del privato per quanto riguarda il Cit ma, facendo anche una autocritica, ha affermato che la vendita si fermava al 49% delle partecipata e quindi a una minoranza della società. E, infatti, non ebbe successo. Quindi ha chiesto all’assessore Maurizio Delfino se ci siano già stati abboccamenti con privati e se il percorso delineato ha ottenuto il parere favorevole degli organi tecnici. Successivamente ha posto l’esigenza che, prima dell’assemblea dei sindaci fissata al 7 maggio, il Comune di Novi apra un confronto per convincere i Comuni più scettici a partecipare al piano di salvataggio prospettato. Infine ha affermato che la cessione di due rami di attività come le Onoranze funebri e il trasporto turistico si presenta sicuramente interessante per un privato ma nello stesso tempo ha considerato più difficile la vendita dell’85% del Cit.

Maurizio Priano