Provoca ingenti danni alle auto, ma anziché fermarsi scappa. E’ accaduto lo scorso 1’ marzo, intorno alle ore 17.50, quando una moto di grossa cilindrata percorreva corso Don Orione in direzione del Santuario, sorpassando i veicoli incolonnati: all’altezza dell’incrocio con via Generale Ferrari, ma il centauro non accorgendosi della manovra di svolta a sinistra di una Fiat “Punto”, si scontrava con la vettura e finiva la sua corsa contro una Suzuki “Ignis” ferma in sosta, provocando ingenti danni a entrambe le auto.

Il motociclista cadeva al suolo e, sebbene dolorante, scappava a piedi facendo perdere le proprie tracce nonostante il sopraggiungere immediato di un operatore della Polizia Locale che si trovava a transitare in zona con il mezzo di servizio.


Scongiurati danni fisici alle persone, una volta completati i rilievi dell’incidente e contati i notevoli danni causati dal “pirata della strada”, si procedeva ad ispezionare la moto scoprendo che non era assicurata nè revisionata, inoltre montava una targa non propria e gomme altamente performanti appena sostituite. Proprio grazie a quest’ultimo indizio veniva avviata l’attività di indagine per risalire alle generalità del conducente che nessuno aveva potuto vedere in volto perché subito dopo l’incidente non si era tolto il casco. Inutili i tentativi di rintracciarlo presso gli ospedali della zona, a testimonianza che il soggetto non avesse alcuna intenzione di farsi individuare.

Tuttavia, tramite il numero di telaio del veicolo era possibile individuare l’intestatario del mezzo, una Honda “CBR 900” bianca, residente nel torinese, che riferiva di essere completamente estraneo ai fatti poichè nell’estate del 2020 aveva ceduto il veicolo ad una persona residente nell’alessandrino, del quale non aveva conservato i contatti.

L’ex proprietario però ricordava che la moto era stata prelevata a Orbassano con un furgone Fiat “Doblò” blu; aveva inoltre conservato targa e documento di circolazione dal momento che la trattativa, a suo dire, era stata conclusa esclusivamente per l’utilizzo del veicolo su circuiti chiusi ed autorizzati, cioè su pista. Anche dalla targa che era invece montata sulla moto al momento dell’incidente, intestata ad una persona residente a Sale deceduta qualche mese prima, non si riusciva a riscontrare elementi utili poichè non risultavano denunce di furto o smarrimento.

A quel punto le indagini si concentravano sui gommisti della zona e sul Fiat “Doblò” di colore blu: dopo qualche giorno si risaliva al tecnico che aveva sostituito le gomme. Come già sospettavano dagli operatori di Polizia, il cambio era stato eseguito poco prima dell’incidente, con pagamento non tracciabile. Dalle immagini a circuito chiuso dell’officina non si riusciva a individuare il motociclista perchè anche in questa occasione non si era mai tolto il casco.

Ci si concentrava quindi sull’ulteriore elemento di indagine rimasto ovvero il Fiat Doblò blu che risultava proprietà di una persona residente fra Tortona e Alessandria, località compatibile con il percorso fatto dal centauro dopo il cambio delle gomme. A seguito di ulteriori indagini e grazie all’intuito investigativo degli agenti, l’attività si concludeva martedì 23 marzo, quando veniva finalmente rintracciato il conducente della moto, tale C.M., 29 anni, romeno, residente a Tortona con precedenti penali e privo della patente della categoria necessaria a condurre moto di grossa cilindrata. All’uomo, già coinvolto in passato in episodi analoghi, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 5 mila euro e decurtati 21 punti sulla patente.

Il Comandante della Polizia Locale di Tortona, Orazio Di Stefano, ringrazia gli operatori che, nell’interesse della collettività, hanno portato avanti le indagini, svolgendo il proprio lavoro con abnegazione e professionalità, senza arrendersi alla prima difficoltà, anche se l’incidente poteva essere archiviato in breve tempo, rubricandolo come “conducente ignoto” senza fornire ai danneggiati la possibilità di muovere azione civile risarcitoria nei confronti del responsabile.