Dopo Pierluigi Anselmi e Dante Zuccarelli, droghiere e pasticcere storici di Tortona, la città perde quello che forse, più di ogni altra persona, incarnava l’unicità di un’epoca: quella delle vasche sotto i portici fra gli anni settanta e ottanta, in una città molto diversa da quella di oggi e forse molto più viva, che tanti ricordano con molto rimpianto.

Parliamo di Claudio Emiliani, storico (e quasi unico) venditore di dischi, dell’omonimo negozio, sotto i portici Frascaroli, poco dopo il Gran Bar Bardoneschi. Emiliani è deceduto ieri all’età di 90 anni. A darne il triste annuncio sono la moglie Mariuccia (che vedete nella foto in alto insieme a Claudio) e il figlio Paolo che insieme a lui ha gestito prima il negozio di dischi e poi quello di pianoforti (attuale) in piazza Roma.


I funerali avranno luogo Sabato 23 gennaio alle 10,30 in Cattedrale a Tortona, mentre il rosario si terrà domani, venerdì 22 alle 19, sempre in Duomo. In attesa delle esequie, la salma riposa presso la Casa Funeraria di Tortona, sulla ex Statale per Genova 68, ed è visitabile dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30. Dopo il rito funebre la salma proseguirà per il cimitero alla frazione Vho di Tortona.

Oltre alla moglie e al figlio Paolo, Claudio Emiliani lascia i fratelli Silvano e Michele con le rispettive famiglie e la nipote Marisa oltre a cugini e parenti vari.

Qui termina l’articolo che scriverebbe un qualsiasi, semplice cronista che non è tortonese e non ha contezza di quale persona fosse Claudio Emiliani, come invece, io ho avuto il piacere di conoscere.

Per chi ha i capelli bianchi ed era un ragazzo quando Emiliani vendeva dischi e musicassette (oltre a strumenti musicali) il suo negozio era qualcosa di irrinunciabile. Per noi giovani di allora che quotidianamente ogni giorno tra le 18 e le 19 ci ritrovavamo sotto i portici per le tradizionali “vasche” cioé l’andirivieni avanti e indietro per ritrovarsi fra amici e conoscere coetanei (e soprattutto le ragazze), Emiliani era l’appuntamento irrinunciabile, lo sguardo quotidiano in vetrina in attesa dell’ultimo successo discografico del cantante preferito.

Ricordo che c’era sempre la coda davanti al suo negozio e a volte dovevi aspettare che gli altri si spostassero per dare un’occhiata alla vetrina. Per chi non aveva tante risorse, l’ingresso dentro il negozio si faceva soltanto il sabato, per consumare una parte della “paghetta” settimanale ricevuta dai genitori in qualche disco o musicassetta che si era adocchiata nel corso della settimana, ma a volte era esaurita e così dovevi prenotarla o aspettare gli arrivi successivi.

Per i tutti i tortonesi, musicisti e non è stato sempre qualcosa di unico: Claudio Emiliani era affabile con tutti ma con alcune persone, fra cui scrive, forse un po’ più. Era gentile, disponibile, molto preparato e sapeva venire incontro alle tue esigenze: cercavi un vecchio disco non più in commercio? Lui in qualche modo faceva il possibile per trovarlo: “Passa fra 10-15 giorni – diceva al cliente più esigente – e vedo se riesco a trovartelo”. E spesso ci riusciva.

“Il negozio di articoli musicali di Emiliani – scrive su FB lo storico locale Armando Bergaglio – è uno dei negozi storici di Tortona. Fu aperto dai fratelli Riccardi giusto un secolo fa, appena fu completato il palazzo Frascaroli, Il negozio, ovviamente fu aperto sotto i portici. E’ stato l’unico punto di riferimento in città (ma largamente noto nei dintorni, Alessandria, Novi e Voghera compresi, ma non solo) per l’acquisto di strumenti musicali, ma anche di spartiti musicali e di apparecchi radio e grammofoni. Poi il negozio passava alla famiglia Emiliani, che ha rappresentato uno stretto legame con la musica a Tortona e lascia un significativo ed appassionato ricordo.”

Il negozio, poi, ha cambiato sede andando a sistemarsi dove oggi c’è il DCafé, poi è stato ceduto e alla fine ha chiuso i battenti. Emiliani ha aperto un centro per pianoforti e strumenti musicali in piazza Roma, ma il ricordo di tanti tortonesi è rimasto vivo più che mai, perché la puntata da Emiliani rappresentava quasi un rito, come l’aperitivo al Bardoneschi, la messa alla domenica, la discoteca allo Chalet Castello e tante altre tradizioni che hanno fatto quella Tortona, in quel tempo, bello e irripetibile, che i giovani d’oggi, purtroppo, non hanno mai avuto occasione di conoscere.

Al figlio Paolo che conosco personalmente da tempo immemorabile, e alla moglie, le condoglianze mie e di tutta la Redazione.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca

La foto in bianco nero è stata scattata da Raffaele Vaccari e postata pubblicamente su internet.