Un decisivo intervento dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Tortona, ieri pomeriggio, ha evitato guai maggiori di quelli che già si sono verificate ma che avrebbero potuto essere ben più gravi.

E’ accaduto poco dopo le 13 nei pressi dell’ormai famoso cavalcavia che dalla ex statale 211 porta a Carbonara Scrivia e attraversa la linea ferroviaria: una strada stretta per i grandi mezzi pesanti che invece dovrebbero percorrere la ex statale 35 e poi raggiungere il paese facilmente girando a sinistra in una strada abbastanza larga e facilmente percorribile anche dai mezzi pesanti, ma evidentemente certi navigatori e soprattutto quelli dei Paesi dell’est consigliano un diverso percorso col risultato che tanti camion vanno ad impegolarsi in questa stretta via con le conseguenze che potete immaginare.


L’autista di ieri era lituano e guidava un camion che trasportava pellet e quando si è immesso su questa strada stretta seguendo le indicazioni del navigatore, ha perso il controllo del mezzo che è uscito dalla carreggiata ed è finito nella scarpata, pericolosamente in bilico sulla linea ferroviaria Mialno-Genova.

L’allarme è stato immediato e ha coinvolto soprattutto i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Tortona che sono prontamente intervenuti sul posto e per evitate che la motrice con il relativo carico potesse finire sulla linea ferroviaria, in attesa degli appositi mezzi che avrebbero dovuto rimuoverla e riportarla sulla carreggiata, hanno preso dei grossi cavi d’acciaio e hanno bloccato il mezzo.

Nel frattempo è scattato l’allarme anche sulla linea ferroviaria che è stata bloccata per circa due ore con evidenti ritardi dei convogli ed evidenti disagi per chi si trovava sugli stessi o doveva utilizzare i treni. Le operazioni sono andate avanti fino a quasi le 16: l’autista è rimasto illeso e il carico è stato salvato ma è già la terza volta, in pochi mesi che si verifica un fatto del genere e forse qualcuno dovrebbe avvertire i programmatori dei navigatori che quel percorso, per i camion, non s’ha da fare.

NELLA FOTO IN ALTO LE IMMAGINI DI UN INTERVENTO SIMILE AVVENUTO NEI MESI SCORSI STESSO STESSO LUOGO