Lo sviluppo della Logistica alla periferia sud della città, quello residenziale nell’area dell’ex Deposito Tabacchi Greggi, il recupero di molte aree che torneranno agricole e una particolare attenzione all’ambiente.

Questi alcuni degli aspetti principali del Nuovo Piano regolatore approvato dal Consiglio Comunale di Tortona che si è svolto ieri sera in remoto (nella foto in alto) a distanza di ben 25 anni dall’ultima approvazione dello strumento urbanistico che detta il futuro della città.


Tecnicamente si tratta della Variante generale al Piano Regolatore, ma di fatto è un nuovo Piano Regolatore dotato di oltre 60 diverse schede che riguardano altrettanti argomenti e variazioni.

Un lavoro mastodontico che la cui esigenza era emersa già con la Giunta Marguati nel 2007 ma solo con la precedente, guidata dal Sindaco Gianluca Bardone, l’obiettivo di un nuovo Piano Regolatore era quasi arrivato a concretizzarsi.

La nuova variante è stata completata e approvata ieri sera con i voti della maggioranza e con l’astensione, invece, dell’opposizione, che però potrebbe dare parere positivo (o almeno si spera visto che il progetto è nato da loro) una volta che la variante, tornerà in Consiglio Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Per legge, infatti, il progetto rimarrà pubblico e in visione alla popolazione ed eventuali soggetti interessati potranno presentare osservazioni e dopo che queste saranno analizzate la variante tornerà in consiglio per l’approvazione definitiva e cioé nel 2021.

Purtroppo questo articolo non sarà letto da molte persone, perché alla gente poco importa di un argomento così, che però è fondamentale per lo sviluppo di una città e quello di ieri sera, se non è stato un momento epocale, poco ci è mancato e le oltre tre ore di discussione su un unico argomento ne sono state la prova

“Questa sera vi chiediamo di adottare il progetto preliminare del Piano Regolatore Generale del Comune – ha detto ad inizio seduta il Sindaco Federico Chiodi – è un momento importante perché è un passo già auspicato da altre Amministrazioni. Il piano regolatore risale al 1995 e negli anni successivi emersa la necessità di aggiornarlo. Infatti in questi 25 anni sono state necessarie numerose varianti parziali per riuscire ad adeguare lo strumento alle necessità di sviluppo che aveva, di volta in volta, la nostra città. Si era già parlato di una nuova variante durante la giunta Marguati poi una prima proposta era stata realizzata dalla giunta Berutti utilizzando strumenti differenti come il processo partecipato e che purtroppo poi è naufragato. Infine il percorso attuale è stato iniziato dalla Giunta che mi ha preceduto cioè la giunta Bardone nel 2018 quando fu presentata la proposta preliminare di questo piano regolatore.”

“Ritengo doveroso – ha aggiunto il Sindaco – riconoscere gli sforzi di coloro che mi hanno preceduto per raggiungere questo passo quindi noi fin dal nostro insediamento ci siamo imposti l’obiettivo di completare questo processo in un’ottica molteplice: da un lato rispettando la continuità di quanto di buono era stato fatto in passato, dall’altro recependo anche le osservazioni che nel mentre sono arrivati dagli organi superiori: la Provincia la Regione e il Ministero con i relativi adeguamenti e, infine, inserendo tutti quegli elementi che costituivano la priorità per la nostra amministrazione e la progettualità che vediamo per il futuro di Tortona. A questo proposito voglio ribadire la grande collaborazione da parte gli altri enti.”

“Credo – ha proseguito Chiodi nel suo intervento – che questo sia un piano che consenta sviluppo e la priorità per la nostra amministrazione nonché la progettualità che vediamo per il futuro di Tortona e che consenta sviluppo e al tempo stesso garantisce il rispetto delle esigenze ambientali del nostro territorio: non c’è una cementificazione come spesso si teme quando si utilizzano questi strumenti ma una grande attenzione alimentare consumo del suolo. Ci sono interventi mirati che fanno di questo piano uno strumento urbanistico moderno, adeguato adeguato i tempi e alle normative che sono come sapete in continua evoluzione, ma soprattutto sono convinto che questo strumento saprà esaudire le necessità e le aspettative della nostra città portando sviluppo e permettendo una ripresa del settore fondamentale per l’occupazione e per il benessere dei nostri cittadini.”

“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato – ha detto l’assessore all’ urbanistica Fabio Morreale – abbiamo portato avanti il lavoro importante che era iniziato dal mio predecessore e l’assessore Davide Fara. Era doverosa una pausa per conoscere cosa si era andato ad organizzare quali fossero le linee scelte da chi ci ha preceduto e cosa era stato fatto in questa variante. È cresciuta la consapevolezza di arrivare a tutelare le risorse del nostro territorio. Da questo deriva la necessità di promuovere uno strumento sostenibile attento all’ambiente e all’occupazione, con particolare attenzione allo sviluppo dell’attività logistica ed incentivare la riqualificazione delle aree dismesse con particolare riferimento alla nuova area di previsione residenziale e alla salvaguardia dell’ingegneria industriale quale magazzini del sale. Il piano è stato realizzato anche tenendo in considerazione gli ultimi eventi alluvionali e l’innalzamento delle falde, poi sul rischio di incidente rilevante legato alla presenza di attività produttive sul territorio industriale. Abbiamo creato un ufficio dedicato poi in base al progetto generale, poi accolto gran parte delle osservazioni degli enti interessati. La Variante valorizza il paesaggio e tanto altro.”