Ancora un nome di spicco nella rosa dei nuovi direttori dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria: a coprire la direzione della struttura di Endocrinologia e Malattie Metaboliche Marco Gallo, classe 1967, in forza presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino – Molinette fino allo scorso ottobre nonché consulente per l’IRCCS di Candiolo, come esperto nei tumori endocrini e nella gestione delle complicanze metaboliche dei tumori.

Laureato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino con Specializzazione in Endocrinologia, ha approfondito i suoi studi in endocrinologia oncologica attraverso numerosi corsi di formazione, come relatore e docente, insegnando anche alla Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino. Ha iniziato la sua carriera lavorativa all’Unità Operativa di Endocrinologia – Centro per le Malattie della Tiroide dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, l’ha proseguita come Diabetologo presso l’Ospedale Civico di Chivasso ed è stato per molti anni alle Molinette come responsabile del servizio divisionale di ecografia tiroidea e paratiroidea, nonché consulente per le neoplasie della tiroide a Candiolo. Autore di numerose pubblicazioni, revisore di riviste internazionali, socio di numerose società scientifiche e attualmente segretario nazionale di AMD (Associazione Medici Diabetologi), coordinatore di progetti di ricerca e di gruppi di studio.


Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Giacomo Centini esprime la propria soddisfazione: “Diamo il benvenuto al dottor Gallo, un professionista competente che saprà proseguire il settore della Diabetologia con i percorsi già avviati legati all’assistenza delle pazienti in gravidanza, alla transizione del paziente con l’ospedale pediatrico o ancora, l’uso delle nuove tecnologie nel diabete di tipo 1. Inoltre, la sua competenza consentirà di qualificare ulteriormente l’attività dell’Endocrinologia e potenziare il legame con tutte le strutture e la Medicina Nucleare per le patologie endocrinologiche oncologiche, riducendo la mobilità verso altre strutture”