Lo abbiamo scritto: il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, è molto contrariato della decisione regionale di trasformare l’ospedale cittadino in Covid-hospital e ieri sera è passato dalle parole ai fatti.

“Ho inviato una lettera all’unità di crisi regionale per l’emergenza Covid – dice – sulla scelta di trasformare Tortona in Covid hospital superando il piano dell’Asl che non lo prevedeva. L’ho inviata anche per conoscenza al direttore generale dell’Asl. In questa lettera chiedo principalmente tre cose: visto che hanno deciso di privarci di un presidio sanitario mettendo a rischio la salute dei tortonesi, è evidente che dobbiamo aver riconosciute alcune garanzie, prima di tutto una riserva congrua di posti letto sia in Rianimazione che nei reparti Covid per i malati positivi residenti nei comuni del tortonese. Sarebbe un disagio molto grande se i nostri cittadini che fossero malati per Covid, dovessero spostarsi in altre zone. Non possono pensare di riempire il nostro ospedale interamente con persone che vengono da altre aree del Piemonte – aggiunge visibilmente arrabbiato il Sindaco – e poi eventualmente spostare tortonesi chissà dove.


“In secondo luogo – prosegue Chiodi – chiedo una chiara indicazione dei presidi a cui si possono e si devono rivolgere i cittadini tortonesi affetti da altre patologie e che hanno bisogno di cure di esami perché avendo chiuso questo importante presidio ospedaliero riservandolo solo a malati Covid, non c’è solo il disagio ma anche un rischio per la salute dover andare in un’altra area più difficilmente raggiungibile, perché questo richiede più tempo. Mi auguro che abbiano fatto questa considerazione prima di aver deciso di trasformare il covi d’ospedale a Tortona.”

“Infine – ha concluso il Sindaco di Tortona – chiedo la continuità in Tortona della prestazione ambulatoriale di tutte le specialità quantomeno per le categorie U e B cioè urgenti e brevi. (le non urgenti sono state interrotte in tutto il territorio regionale- ndr). Ritengo che questo sia possibile visto che sia nostro ospedale che il Distretto alla ex Caserma Passalacqua, hanno percorsi ‘puliti’ tramite i quali far accedere gli utenti. Credo che sia doveroso garantire questi servizi sanitari alla nostra cittadinanza.”