Negli ultimi tre anni Fabrizio Falchetto – noto artista del tortonese, creatore dell’omino di carta – ha scelto di cimentarsi anche nella Street Art per portare i messaggi del suo omino dedicati ai temi sociali ad un pubblico più ampio.

Nel suo paese d’origine aveva già realizzato insieme alla moglie Giovanna e alla figlia Sofia, un murale in cui esprimeva l’affetto per “Castarnöv” e l’importanza dell’ambiente visto sia come comunità di persone che come habitat in senso fisico.


In questo ultimo lavoro ha inteso onorare la memoria di un noto castelnovese che è stato tra le prime vittime del COVID 19 ed ha sacrificato la propria vita nell’esercizio del suo mestiere di medico, Renzo Granata, conosciuto e stimato da tutti.

Falchetto ha preso ispirazione da un video postato dall’attore Tullio Solenghi nei giorni terribili in cui la virulenza della pandemia si stava abbattendo con maggior vigore sull’Italia ed aveva colpito pesantemente tanti castelnovesi, una comunità di cinquemila persone, dove tutti – più o meno – si conoscono.

Solenghi, volendo omaggiare la memoria dei molti medici che stavano perdendo la vita nell’esercizio del loro lavoro,  proponeva di dare spazio nei calendari, accanto ai nomi dei santi canonici, al ricordo di questi santi laici; esemplificando l’attore genovese aveva ipotizzato che nel giorno di San Francesco, il 4 ottobre, si citasse proprio il nome del Dott. Granata ed aveva immaginato che il santo patrono d’Italia lo accogliesse in paradiso con le parole: “Benvenuto dottor Renzo Granata, è un piacere e un onore condividere con lei la mia santità”. Questa frase è stata riportata da Falchetto nel murale realizzato qualche giorno prima del 4 di ottobre di quest’anno proprio di fronte a quello che è stato per anni l’ambulatorio del dottor Granata, in via Bersani a Castelnuovo Scrivia.

«Abbiamo voluto ricordare il dottor Renzo Granata – dice Fabrizio Falchetto a nome anche della moglie e della figlia – ispirandoci al commovente intervento fatto da Tullio Solenghi sui social nei momenti più bui della pandemia, così l’abbiamo rappresentato in compagnia di San Francesco sopra ad un’immaginaria pagina di un calendario a strappo del giorno 4 di ottobre del 2020 – una domenica – giorno del Signore, dove la parola “domenica” è in parte coperta dai due personaggi così da leggere solo “domenenica” che ricorda pure il detto latino “nomen omen”, un nome un destino, e il destino di Renzo era sicuramente quello del medico, visto la passione e l’abnegazione con cui l’ha svolto, fino a dare la sua vita, per salvare e alleviare la vita degli altri.”

“Nel murale – aggiunge l’autore – abbiamo voluto rappresentare Renzo in buona salute, col suo sorriso affabile come ce lo ricordavamo e al meglio di come siamo stati capaci, in alta uniforme, nel suo bel camice bianco ben stirato, come se venisse presentato al consiglio giudicante supremo, prima di iniziare una nuova vita, con San Francesco – un passo indietro – che gli fa da patrocinante e lo presenta con quelle parole che sono già una sentenza sul suo operato e sul suo spessore morale, e che non hanno bisogno di “camera di consiglio” per emettere il verdetto, perché … se lo dice S. Francesco, è già … cassazione.”

L’iconografia di San Francesco scelta è quella classica delle immaginette della nonna, però sullo sfondo invece di Assisi abbiamo rappresentato lo skyline di Castelnuovo, perché – non ce ne voglia San Francesco – ma il protagonista nel suo santo giorno, il 4 ottobre di quest’anno, per noi sarà il Dott. Granata e quello è stato il paesello che l’ha visto dare il meglio di sè e dove tutti gli hanno voluto bene.

Una piccola spiegazione sulla scritta in fondo al murale: il 4 ottobre 2020: 278 giorni dall’inizio dell’anno, 88 giorni alla fine (totale 366 giorni – anno bisestile) con 40 settimane trascorse da inizio anno.

Aggiungiamo che la famiglia Falchetto oltre ad avere l’idea dei murales e a realizzarli, paga di tasca propria tutto il materiale e lo fa perché il luogo in cui vive e nel suo piccolo cerca di fare qualcosa per migliorarlo.

Per questo Oggi Cronaca, a nome di tutti coloro che credono questa azione sia meritevole rivolgiamo una grande e caloroso “GRAZIE”.

Dal profondo del cuore, nella certezza che anche Renzo Granata apprezzerà senz’altro questo altro inaspettato riconoscimento.