In questo articolo tratteremo del tema dei Governativi, concentrandoci sul BTP Futura e dando altresì uno sguardo al livello di indebitamento nel Regno Unito.

Consideriamo innanzitutto che l’ultima novità sui titoli di Stato risale al marzo 2012, quando nacque il BTP Italia. L’intento era e rimane quello di interessare più da vicino gli investitori italiani nel finanziare il debito pubblico del proprio Paese. Questo con l’obiettivo di diversificare l’offerta al di là degli investitori istituzionali.


A luglio 2020 la volta del BTP Futura, annunciato nei suoi tratti essenziali l’8 giugno dal Dipartimento del Tesoro ed illustrato nel dettaglio il 19 giugno. Il nuovo prodotto d’investimento ha origine anch’esso con finalità di supporto alla Nazione, in tal caso a sostegno delle maggiori spese che ha comportato l’epidemia e la conseguente necessità di rilanciare l’economia italiana. Gli sforzi, di carattere del tutto straordinario, si ritrovano negli oltre 80 miliardi di spostamento di bilancio sanciti dal Decreto Cura Italia di marzo – https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/17/20G00034/sg – e dal Decreto Rilancio di maggio – https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg – necessariamente da finanziare attraverso un aumento di debito pubblico in attesa degli interventi europei.

Ma vediamone ora meglio le caratteristiche. Il BTP Futura è un titolo di stato della durata di 10 anni, che restituirà un premio fedeltà a scadenza variabile dall’1% al 3% in funzione della crescita del PIL italiano nell’arco di vita del titolo e cedole semestrali crescenti nel tempo secondo una progressione predeterminata. Il piano cedole comunicato oggi, venerdì 3 luglio, nella sua forma minima e potrà essere ritoccato solo verso l’alto il prossimo 10 luglio, dopo le ore 13:00, cioè a collocamento concluso. Non è escluso tuttavia che il Tesoro decida di chiudere il collocamento anticipatamente e, in codesto caso, le cedole definitive verranno comunicate la mattina del giorno seguente alla detta chiusura.

Adesso andiamo ad approfondire inoltre, ancor più nel dettaglio, i tratti relativi proprio al collocamento. L’offerta di sottoscrizione, riservata soltanto agli investitori retailwww.milanofinanza.it/btp-futura –, avrà appunto luogo dalle ore 09:00 di lunedì 6 luglio alle ore 13:00 di venerdì 10 luglio. Pur in questo caso non c’è limite a quanto decideranno di investire gli investitori retail visto che tutte le richieste pervenute dai risparmiatori verranno soddisfatte a partire dal lotto minimo pari a 1000 euro; prezzo di emissione 100 centesimi (alla pari). L’unica incognita, ricordiamo nuovamente, riguarda l’eventuale chiusura anticipata dell’offerta da parte del Tesoro.

Il collocamento avverrà, come per il BTP Italia, direttamente sul mercato obbligazionario al dettaglio gestito da Borsa Italiana, che è il MOT, agevolmente praticabile dai risparmiatori persino online.

Infine non si trascuri il fatto che, l’eccezionalità legata all’emergenza Covid-19 sta facendo emergere livelli di indebitamento pubblico sempre più elevati. Al proposito, è della penultima settimana di giugno la notizia shock dell’indebitamento pubblico nel Regno Unito che ha superato il Prodotto Interno Lordo per la prima volta dal 1963. Esso ha raggiunto i 1950 miliardi di sterline pari, a maggio, al 100,9% del PIL, con una brutta accelerazione negli ultimi mesi dovuta agli interventi in via eccezionale del Tesoro per attutire l’impatto negativo del Coronavirus. Basti pensare che, esclusivamente nel mese di maggio, il Governo ha dovuto prendere in prestito la cifra record di 55,2 miliardi di sterline. Il tale è un livello 9 volte più alto rispetto allo stesso periodo del 2019. Ed è del -21% il calo delle entrate negli ultimi due mesi, mentre nel medesimo periodo la spesa pubblica è cresciuta del 51%. Sono infine 29 miliardi le risorse spese dal Tesoro, a maggio, per sostenere l’occupazione e garantire il 75% degli stipendi dei lavoratori dipendenti e degli autonomi.

Giulia Quaranta Provenzano