Pronto Soccorso ancora chiuso, difficoltà per chi deve prenotare visite ed esami, reparti che devono ancora essere tutti riattivati, ma la conferma che l’ospedale tornerà come prima del Covid arriva direttamente dal Sindaco di Tortona Federico Chiodi, però aggiunge che questo per il Tortonese che conta oltre 60 mila abitanti, non può bastare e ci vuole qualcosa in più.

“Come sappiamo – dice Federico Chiodi ad Oggi Cronaca – a giugno l’ospedale è stato riconvertito ed attualmente dispone di una quarantina di posti letto di Medicina e Chirurgia. Sono aperte le sale operatorie di chirurgia e ortopedia, il day hospital oncologico che non ha mai interrotto la sua attività, la radiologia e il laboratorio analisi. In questi giorni si stanno ancora svolgendo le procedure di sanificazione degli altri reparti e presto riavremo il reparto di ortopedia e il Pronto Soccorso, in base alle proiezioni dell’Asl.”


Qualcuno dice che la riapertura del pronto Soccorso (che sarà l’ultima in ordine cronologica) avverrà il primo agosto ma dall’Asl non è giunta ancora alcuna comunicazione ufficiale. In soccorso a quello che potrà succedere arriva Federico Chuodi che è in costante contatto sia con l’Asl ma soprattutto con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi che – è bene ricordarlo – è lui ad impartire le direttive che l’Asl deve eseguire ma coi tempi che decide l’Asl.

“In sostanza – aggiunge Chiodi – l’ospedale sta ritornando come era prima, ma non è chiaramente sufficiente, anche in luce del sacrificio e della disponibilità offerti dal nostro territorio. Stanno riprendendo i lavori per la Fisiatria appaltati a gennaio e, come noto, ho richiesto alla Regione che vengano riaperti a Tortona il DEA di primo livello, la cardiologia e la rianimazione. Dichiarazioni ufficiali degli ultimi giorni confermano che la Regione ha intenzione di mettere mano alla delibera 1-600 del 2014 che aveva declassato il nostro ospedale e questo ci fa ben sperare per il futuro”.