La Polizia Locale ha avviato una serie di controlli mirati a verificare il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa nazionale della cosiddetta Fase 3 riguardante l’organizzazione di eventi con intrattenimento musicale all’aperto.

L’Amministrazione comunale, sulla base della disciplina ministeriale che rende oggi possibile l’organizzazione di eventi all’aperto anche di tipo musicale, ha valutato, nell’ambito della propria competenza in materia di deroghe ai limiti orari e acustici, la possibilità offerta dalla normativa di concedere agli esercizi pubblici un ulteriore strumento per risollevarsi dalla difficile situazione economica determinata dal recente lockdown.


In tale ambito la Polizia Locale ha effettuato controlli finalizzati alla verifica del rispetto della disciplina in materia per fornire anche all’Amministrazione elementi di riscontro utili per le funzioni di indirizzo.

Nel corso di tali controlli è stato accertato che i titolari di un esercizio pubblico situato in città, nell’istanza per ottenere la deroga acustica e oraria per l’organizzazione e lo svolgimento di un evento musicale, avrebbero dovuto presentare istanza di tutt’altra natura, dato che, di fatto, hanno trasformato, dopo le 22,30, l’ampio spazio attiguo al locale in una sorta di discoteca all’aperto, con considerevole presenza di persone che ballavano senza alcun rispetto delle misure di prevenzione.

Alla società che gestisce l’esercizio pubblico è stata contestata la violazione prevista dalla decretazione nazionale: sanzione pecuniaria di € 400 e sospensione cautelare dell’attività per 5 giorni.

La violazione è stata segnalata al Prefetto di Alessandria, che potrebbe prolungare il periodo di sospensione dell’attività fino a 30 giorni.

Il nucleo di polizia giudiziaria della Polizia Locale sta verificando e valutando la documentazione tecnica e le certificazioni presentate dalla società che gestisce l’esercizio pubblico per ottenere il rilascio della deroga.

Bisogna ricordare che l’attuale normativa, pur allentando le misure restrittive per favorire la ripresa economica e la risaldatura sociale, ha mantenuto in vigore le regole minime di comportamento precauzionale con le quali si dovrà necessariamente ancora convivere per il sempre incombente pericolo di diffusione del Coronavirus.