La Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999, si è celebrata il 21 marzo – il primo giorno di primavera. Ed è proprio a proposito di questa data che la ligure Giulia Quaranta Provenzano è tornata a far parlare nuovamente di sé. 

La trentenne nata ad Imperia infatti è stata inserita dalla Aletti Editore tra i finalisti della XV Edizione del Concorso “Dedicato a… Giornata Mondiale della Poesia”. Ad impreziosire la raccolta relativa al detto concorso altresì il popolare poeta italiano Franco Arminio e il poeta editore Giuseppe Aletti, che ne cureranno l’introduzione critica.


Ecco, a seguire la lirica “Tempo/ D’Ossimori”, di Giulia che è stata particolarmente apprezzata: <<Occhi// che piangono/ stelle,/ lacrime e _/ rimpianti/ che si baciano/ nel freddo più buio/ dell’inverno.// Labbra e veleno/ questi; non averti vicino/ Quando non so d’allora/ farne a meno// E pur anelo a te/ Soltanto// … La luna presto/ abbraccerà di nuovo il sole,/ un giorno, forse, ancora – ed io/ stringerò così te nel tepore d’un dì/ di primavera, mentre anche i ciliegi/ vestiranno la terra dei figli// finalmente>>.

Componimento il tale che, appunto nelle tante e lunghe settimane di pandemia, assume un suono molto significativo (e non di meno carico di una velata e sofferta speranza nei confronti d’una situazione raccontata con verità) alle orecchie di un enorme numero di persone. Nel presente in cui diffusamente ci si è venuti tutti a trovare, per tutelare i propri affetti è la distanza fisica ma non interiore che domina infatti i giorni.

A proposito di codesto tempo inedito, negli scorsi mesi, la Quaranta Provenzano ha scritto inoltre i versi “Nel sonno (REM)”: <<Non è un sogno che sol/ si presenta angosciante/ ed accompagna per poco il core/ con un’oppressione a non far/ respirare, Ma è un incubo,/ un incubo vero/ questo// <<E non oltre toccare con mano!>>// Qual diritti strilliamo/ e ci sfiatiamo d’habere/ non violati se/ tutti già siam complici,/ inconsapevoli forse, e peggio,/ di quelli strappati agli amanti/ di ieri, amori negati e bare di oggi/ e di domani ancora, probabilmente,// Se continueremo a pretendere/ senza sosta?// Questo nostro mondo non ha bisogno/ di noi, noi ospiti di lui invece sì…>>.

La poetessa imperiese ha voluto condividere con i potenziali lettori quanto sorto tra i silenzi ed i temporali della sua anima, che oggi son stille e pioggia a provare a nettare pur altre sensibilità importanti. Buona lettura, e riflessione!

A Giulia i complimenti della Redazione e gli auguri di un successo finale oltre che di una radiosa carriera anche nel campo artistico oltre a quella già luminosa nel campo economico.