Nel 1972 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in occasione dell’istituzione del Programma appunto delle Nazioni Unite per l’ambiente, proclamò una nuova festività: la Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata ogni anno il 5 giugno. Istituita, per la prima volta, nel 1974 con lo slogan Only one Earth, oggi più che mai pare davvero urgente sensibilizzare a riguardo della tutela ambientale, circa i cambiamenti climatici e l’uso sostenibile delle risorse naturali.

Nel 2020 abbiamo assistito in parte alla riappropriazione della Natura, di flora e fauna, di alcuni spazi depredati dall’uomo e dalla donna con conseguente danno per la biodiversità della Terra e ciò, cioè questo ripristino del rubato dagli umani ad altri esseri viventi, personalmente non può che farmi piacere. L’estinzione di tanti esemplari, a rischio, non dovrebbe mai essere dovuta a cruente cause indotte. Ciò genera squilibri, porta ad alterazioni troppo spesso sfocianti nel deleterio e mortale a catena.   


Innalzamento delle temperature ed inquinamento, per esempio, sono febbre ed anidridico veleno per ogni creatura che (dunque, mal) respiri. Tra distese di cemento l’umore si ingrigisce a sua volta, il verde e la speranza appassiscono soffocati da squilibri a sovrastare e minare il vivere ed anzi, pur, il difficile tentare di sopravvivere. A confermare come, il più delle volte, un’azione di violenza genera una reazione di altra ed altrettanta violenza.

Certo gli scrittori, gli artisti possono anche provare a porre un focus su determinate tematiche tuttavia credo altresì che – benché il pensiero sia il primo motore di ogni cambiamento – qualsiasi inizio o re-inizio necessiti almeno di pari operatività, di fatti concreti. Io, nel mio piccolo, sono felice di comporre poesie e fotografare e non di meno nel quotidiano avere pur un ruolo di consulente assicurativa e finanziaria che mi porta a trattare ed adoperarmi a favore dei 17 Goals dell’Agenda 2030 dell’Onu per riportare il nostro Pianeta ad essere sano, in equilibrio. Codesto è un modo per far coincidere parole e fatti, non lasciare ovvero che versi ed immagini rimangano esclusivamente belle e buone intenzioni senza un seguito nel giornaliero, nell’attuato. Economia, innovazione, tecnologia, scienza, salute, alimentazione, cultura e società dovrebbero essere sempre una fitta rete e come tale l’incontro, il confronto, lo scambio e la collaborazione fra di esse imprescindibile per arrivare ad una più profonda consapevolezza ed imo rispetto, tangibile, della realtà.

La lotta contro il Covid-19 ci ha insegnato e ci sta insegnando qualcosa? Non lo so, me lo auguro però sono dell’avviso che fondamentale sia educare, da adesso in poi, già da bambini se si vuole divenire davvero adulti più critici e di sostanza …non solamente di opportunistica, e soggetta al vento che tira, facciata.

Giulia Quaranta Provenzano