Gli Archi Romani si illumineranno con un gioco di luci verdi, bianche e rosse dalla notte del 2 giugno fino al 30 giugno. Grazie al gruppo Egea, che ha offerto a costo zero questo impianto, i colori della bandiera italiana risplenderanno sugli imponenti pilastri e gli archi che sostenevano l’acquedotto romano.


Gli archi dell’acquedotto romano costituiscono uno dei vanti storici della città di Acqui Terme: si tratta infatti di uno dei monumenti di questa tipologia meglio conservati nel territorio piemontese ed è uno degli esempi di acquedotti di epoca romana più significativo dell’intera Italia Settentrionale. La costruzione di questo impianto può essere fatta risalire alla prima età imperiale, forse all’epoca augustea (inizi del I secolo d.C.). Attualmente sussistono ancora due ampi tratti distinti della struttura originaria, composti rispettivamente da sette e otto piloni in muratura di pietra, a base quadrangolare. Nel tratto meglio conservato, vicino al greto del fiume Bormida, i piloni (alti circa 15 metri) reggono ancora quattro ampie arcate a sesto ribassato, alla cui sommità era in origine collocato il condotto destinato allo scorrimento dell’acqua, andato ormai perduto.



«Si tratta di un gesto simbolico – dichiara il sindaco di Acqui Terme, Lorenzo Lucchini – per dare una luce di speranza in questi tempi difficili e celebrare la nascita della nostra Repubblica, nella quale riscoprire quei valori che ci rendono una comunità coesa».

L’Amministrazione comunale ringrazia il gruppo Egea per installazione e l’acquisto dei proiettori che vestiranno di suggestive luci tricolori la città di Acqui Terme.