Cecilia Bergaglio, 35 anni, nata a Novi, consigliere comunale per il partito Democratico di Novi in seguito alle elezioni amministrative tenutesi il 26 maggio dello scorso anno, si è dimessa da consigliere comunale. Faceva parte del gruppo “Democratici per Novi”. Le subentra una vecchia conoscenza della politica novese, Alfredo Lolaico, che nella lista del partito Democratico ha ottenuto 169 preferenze. Cecilia Bergaglio ne aveva ottenute 190, risultando la seconda per numero di preferenze dopo Simone Tedeschi che ne aveva conseguito 197. Attualmente era anche vice-presidente del consiglio comunale e presidente della commissione Bilancio, finanze, patrimonio, economato, consorzi ed aziende partecipate. In passato, dal 2014 al 2019, nell’amministrazione comunale sindaco Rocchino Muliere, era stata assessore con delega a Cultura, Pubblica istruzione, Ambiente e Formazione professionale. Inoltre per alcuni anni aveva svolto il ruolo di coordinatore del partito Democratico di Novi. A lei abbiamo posto alcune domande.

I motivi della sua scelta di dimettersi?


Ho scelto di dimettermi perché ho iniziato un nuovo lavoro presso il comune di Brandizzo, vicino Torino, come responsabile della biblioteca civica. Un lavoro stupendo, che mi appassiona molto, ma che mi allontana per buona parte della settimana da Novi. Visto che fare il consigliere richiede impegno e presenza, preferisco fare un passo indietro e lasciare il posto a chi, in questo momento, può dare un contributo utile e concreto alla comunità. È stata per me una scelta necessaria ma dolorosa, proprio perché impegnata da tempo in politica e nelle istituzioni.

Possibile un suo ritorno, in futuro, nella vita politica novese?

Lo spero e magari anche presto perché amo Novi e mi piacerebbe contribuire ancora alla vita pubblica cittadina.

Una scelta che sicuramente le è costata moltissimo. Come mai si è avvicinata alla politica?

Ho iniziato la mia militanza tra le fila dei Democratici di sinistra, mi piaceva tantissimo discutere di politica e di futuro con tanti amici e compagni, alcuni dei quali non ci sono più, come Armando Pagella, Egidio Sonsino, Oreste Soro, Gianni Bellasera. Ho imparato molto e poi la politica è diventata anche per me oggetto di studio e di ricerca all’università.

Lei è stata assessore alla Cultura ed alla Pubblica istruzione: il ricordo più bello?

Come assessore alla Pubblica Istruzione sono particolarmente soddisfatta del successo di Girolibrando, una manifestazione che abbiamo portato nelle scuole per avvicinare i bimbi alla lettura e ai libri. E poi dei tanti incontri che abbiamo organizzato per gli studenti, molti dei quali con personaggi di primo piano dell’attualità politica, culturale e scientifica.

Nove mesi, dal luglio dello scorso anno, della nuova amministrazione Cabella e della coalizione della destra: un giudizio?

L’avvio di legislatura è stato purtroppo segnato dallo scoppio della pandemia, per cui ora è molto difficile dare per ora un giudizio di merito. È davvero troppo presto. Il mio auspicio è che, nonostante le difficoltà che ci sono e ci saranno, soprattutto dal punto di vista economico e sociale, si riesca a far rinascere Novi ancora più forte, più coesa e più bella di prima. Con l’aiuto di tutti: questo non è il momento dei distinguo politici ma dell’azione comune. Per questo auguro al Sindaco e a tutto il Consiglio di lavorare al meglio possibile.

Maurizio Priano