Bella iniziativa del Comune di Castelnuovo Scrivia  storico comune per gli alberi dei nuovi nati, che ha deciso di far nascere un bosco con una pianta per ogni morto per Covid-19.

“Se la pandemia ci ha insegnato qualcosa – dice il sindaco Gianni Tagliani -, è che la questione ambientale è centrale. L’idea nasce in un Comune storico per la messa a dimora degli alberi in occasione di eventi sicuramente più felici: i nuovi nati. E il parco dei neonati, sulle rive del torrente Scrivia, ospita più di 1000 alberi cartellinati. In ossequio alla Legge Rutelli, diversamente dal comportamento generalizzato in Italia, il Comune di Castelnuovo Scrivia scelse convintamente la strada dell’adesione alla normativa con una piantumazione regolare proprio dal 1992 anno in cui fu promulgata la Legge. Ad oggi gli alberi messi a dimora sono oltre 1000. Ogni anno, in occasione della Festa di San Giuseppe (che per il Covid non si è svolta), si svolge la cerimonia di assegnazione del certificato anagrafico con indicato il numero dell’albero, la provenienza, la tipologia e l’esatta localizzazione in quello che ormai è diventato il Parco dei Neonati. Primi in Provincia di Alessandria a costituire un vero e proprio parco dedicato a tutti i nuovi nati in cui gli alberi vengono seguiti nella loro crescita dagli stessi genitori.”


“Credo sia importante che anche chi è scomparso in una maniera così devastante vada ricordato aggiunge Tagliani – non solo con una semplice targa ma anche con una testimonianza viva, che possa vegetare, continuando una vita che probabilmente sarebbe stata tale senza la pandemia.”

“Proseguiamo – dice l’assessore all’ambiente Giuseppe Carbonato – con convinzione, nella realizzazione di un intervento di sviluppo urbano sostenibile, ovvero la ‘forestazione extraurbana’: il comune si occuperà, d’accordo con le famiglie, di mettere a dimora un albero per ogni castelnovese che è mancato. Si tratta quindi di un ulteriore sensibilizzazione sul tema della forestazione urbana e dei suoi effetti benefici per la lotta ai cambiamenti climatici, tanto più dopo i momenti difficili della pandemia.”

Gli alberi verranno messi a dimora in autunno in una zona attigua al Parco dello Scrivia con una cerimonia pubblica.