La vita potrebbe essere più leggera e piacevole se non fossimo convinti che bisogna sempre dimostrarsi forti, audaci e autonomi. Se potessimo permetterci ogni tanto di dire “Non lo so” e “Ho bisogno di aiuto”.
Se accettassimo l’idea che, nei momenti difficili, avere a fianco un alleato, è molto meglio che essere da soli.

Così si presenta al lettore il libro autobiografico “CambiAmi la vita” di Luisella Urietti, un libro sicuramente singolare e ricco di spunti e riflessioni sulla vita di oggi, ma di cosa si tratta è lei, Luisella, a raccontarcelo direttamente.


“Quasi venti anni fa -dice – mi accingevo a cambiare completamente vita. Tutto il periodo precedente era stato una sorta di lunga fase di preparazione: lo studio, la ricerca, la lettura, il disegno, la pittura, la fotografia, la musica, il mio stesso lavoro d’insegnante e poi di redattrice e di autrice. Era giunto il tempo di cambiare, di “scendere” dalla testa al corpo. Il segnale infatti arrivò dal corpo, da quella parte di me che per anni e anni era stata presa poco in considerazione, per non dire quasi dimenticata, se non per il fatto che doveva funzionare ed eseguire le direttive della mente. Un giorno il corpo si fece sentire, a modo suo: con un dolore fisico d’intensità progressiva, fino a quando non potei più ignorarlo.”

Secondo Luisella è sempre a livello fisico che si accende la spia rossa, ma stentiamo ad accorgercene perché, per la maggior parte di noi, il nostro corpo è uno sconosciuto. Non sappiamo. E, di conseguenza, non sappiamo nemmeno come lottare per recuperare la nostra salute.

“Manchiamo di conoscenze – dice la scrittrice – di disciplina, di volontà. Oppure, molti di noi non hanno mai riflettuto sulla possibilità di essere coinvolti in prima persona nella propria guarigione. Per tornare ad essere più sani è necessaria una trasformazione: abbiamo bisogno di conoscerci meglio, di accedere alle nostre risorse e di utilizzarle quando ne abbiamo bisogno, di ricorrere alla nostra energia per ristabilirci e realizzare una parte più grande del nostro potenziale, che ci permetta anche di star meglio e di avere una vita più soddisfacente. Imparare ad utilizzare la propria forza e le proprie risorse non avviene solamente attraverso spiegazioni, ragionamenti, ricordi.”

Questi ultimi, secondo Luisella, tranquillizzano la mente ma non aiutano più di tanto il corpo: “Il fossato che esiste tra la comprensione che diventa conoscenza e l’azione che diventa esperienza – conclude – per la maggior parte di noi è molto difficile da superare. Credere o comprendere che abbiamo un potere e dovremmo utilizzarlo non ci metterà automaticamente in grado di farlo. Perché invece questo accada, è necessario utilizzare tutto il corpo come fonte di apprendimento, creando così un’esperienza di apprendimento diretta che coinvolge l’intera persona a livello psico-fisico. Ho scritto questo libro per far sapere che imparare ad ascoltare il proprio corpo, capirlo e prendercene cura, è la base dalla quale partire per qualsiasi cosa vogliamo fare. Fin quando saremo su questa Terra, è grazie al nostro corpo (i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni) che realizzeremo i nostri obiettivi: scrivere libri, diventare atleti, costruire case, debellare virus, gestire aziende od occuparci di agricoltura biologica.​”

ALCUNE RECENSIONI

Maurizio Aiardo: Un libro molto bello che porto sempre con me

Ciao Luisella,

volevo farti sapere che ho letto il tuo libro, l’ho trovato veramente molto bello, interessante, ricco di contenuti, a tratti molto intenso e toccante, mi è piaciuto molto e ne sono evidenza le citazioni che ne sto facendo sui social. Ho appena finito di leggere, ma continuo a portarlo sempre con me, mi fa compagnia durante i miei voli aerei. Ogni volta che lo apro, trovo qualcuno al mio fianco interessato a sbirciare, un titolo che incuriosisce, forse più di quanto possiamo immaginare. Un libro utile per tutte le generazioni, per tutti i ceti sociali, per tutte le persone che hanno bisogno di riflettere su cosa sono, sul tempo che hanno ‘bruciato’ e su cosa vorrebbero essere. Hai proprio ragione quando mi dicevi che tanta gente ha bisogno di cambiamento e stremata, al limite del burnout, stenta ancora a riconoscerlo e/o ad ammetterlo.

Sul tema c’è ancora troppa vergogna, omertà, siamo troppo indietro, ahimè. A te che ci stai provando, complimenti vivissimi, continua così che stai facendo molta strada e ne hai ancora tanta da fare, c’è tanta gente che può aver bisogno del tuo supporto, ma che non ti conosce ancora. Continua a farci conoscere le storie dei tuoi clienti-studenti, non perché siamo curiosi, ma perché da queste possiamo ritrovare solo similitudini. Spero che questa recensione possa essere pubblicata, magari può intrigare, come è stato per me, anche qualche altra persona che può aver bisogno di te, delle tue competenze. Con sincera ammirazione

Maurizio E. Aiardo Bid coordinator

Stefano Burbi: Le storie di Luisella sono realtà

Diciamo la verità, chi di noi non ha mai desiderato che la propria vita avesse una svolta, che ci fosse, in positivo, si intende, un cambiamento,?

Lo chiediamo a Dio, perché riteniamo che solo lui possa intervenire in modo efficace e nostro Signore sceglie uomini e donne come suoi strumenti, e non sempre noi riconosciamo le persone che potrebbero aiutarci o comprendiamo i segni che riceviamo sul nostro percorso terreno.

Luisella, di lavoro, aiuta a trovare la forza che è in noi, ma che spesso ignoriamo di possedere o non sappiamo usare. Lei ci mostra la via, ma poi dobbiamo percorrerla noi, ed il suo libro è un mosaico di storie di persone che hanno avuto l’umiltà di chiedere aiuto, perché si sono rese conto che, da sole, non ce l’avrebbero mai fatta: un bel passo avanti , in una società che troppo spesso predica efficienza, ostentazione di forza ed autosufficienza. No, non siamo onnipotenti: nessuno lo è.

Ognuno di noi dipende dagli altri, in un modo o nell’altro, e non è, questo, un segno di debolezza, ma la semplice constatazione dell’esistenza di un problema che è più grande di noi, il primo passo verso la “guarigione”, perché solo riconoscendo di essere malati si può iniziare un percorso virtuoso che porta alla sconfitta della malattia. La stessa autrice cita una frase tratta dalla letteratura sulla saggezza orientale (“Quando l’allievo è pronto, il maestro arriva”) che meglio di ogni altro discorso esprime la necessità di prepararsi al cambiamento con umiltà e determinazione.

Ed ecco che, direttamente dal grande libro della vita, escono fuori le storie autentiche di personaggi veri: Ernesto, divorziato, senza amici, reduce da un licenziamento all’estero e tornato in Italia come l’ombra di se stesso, rinato grazie alle sedute con Luisella tanto da ritrovare un insperato e clamoroso successo a livello professionale; Esther, accompagnata per mano in percorso doloroso che però si conclude con il ritrovato equilibrio fra vita privata e professionale; Giuseppe, capace di realizzare i suoi sogni grazie all’allenamento guidato dalla scrittrice che si definisce orgogliosa di averlo “allenato” per raggiungere i suoi obiettivi. Storie a lieto fine.

Ma il bello è che, contrariamente a quanto sembrerebbe, non sono favole, ma la realtà. Luisella ci dice proprio questo: la vita può cambiare, se lo vogliamo veramente, senza formule magiche o miracoli, ma con la potenza della volontà e la capacità di attingere alle nostre risorse più nascoste. Il libro ci dice che tutti, volendo, possiamo trovarle in noi. In un mondo in cui, anche sul web, tutti cercano istruzioni per l’uso delle cose più disparate, finalmente un libro che è un vero e proprio manuale della vita. Tutti pensiamo di non averne bisogno, ma questa lettura ci suggerisce esattamente il contrario. Alla fine della lettura, si può solo dire “grazie” a Luisella di averci ricordato che le cose possono cambiare. Basta volerlo. ​

Nessuno può cambiare il mondo, ma tutti possono cambiare se stessi, dunque, il proprio mondo.

Stefano Burbi compositore e direttore d’orchestra

Oltre che sui maggiori ibooke store il libro è disponibile anche al link CambiAmi la vita

Nessuno può cambiare il mondo, ma tutti possono cambiare se stessi, dunque, il proprio mondo. Stefano Burbi compositore e direttore d’orchestra

Le storie narrate, compresa la mia, sono vere, sono storie di crescita e di evoluzione. Perché cambiare è possibile. Sempre. È doloroso, faticoso e molto impegnativo. Ma rimane possibile sempre, a ogni età… basta che lo vogliamo davvero e accettiamo l’idea che, nei momenti veramente difficili, avere a fianco un alleato è molto meglio che essere da soli.