Nella relazione ufficiale del 24 giugno del 1864, la Commissione Affari interni della Camera riferì al Governo, tra l’altro, che “L’interesse che tutti prendono perché l’Arma dei Carabinieri Reali (parte eletta dell’Esercito) proceda di bene in meglio è in ragione del pregio in cui essa è tenuta e degli indefessi e segnalati servigi che la rendono dovunque veramente benemerita del Paese”.
“Benemerita” è quindi un termine che designa comunemente l’Arma dei Carabinieri in ragione della spontanea riconoscenza popolare per i “Servigi” forniti anche di fronte alle calamità naturali.

Proprio in questi giorni di emergenza sanitaria, la capillarità dell’Arma sta evidenziando la sua prerogativa sociale tanto che la Centrale Operativa della Compagnia di Sanremo è stata contattata da una signora di Bussana, costretta a casa e nell’impossibilità di muoversi, poiché stava terminando alcuni indispensabili farmaci salvavita. La donna non ha altri, non ha mezzi con cui spostarsi e vive in modo molto riservato. Nel bisogno, ha chiamato proprio i Carabinieri, i quali l’hanno raggiunta a casa, rassicurata, hanno recuperato ilcontenitore per le medicine, le prescrizioni mediche, sono andati in farmacia e, infine, le hanno portato ciò dicui necessitava.


Nel frattempo, per scambiare due parole e condividere qualche momento in compagnia, le hanno confermato che i Carabinieri sono a sua disposizione, in qualsiasi momento, chiamando il numero urbano della caserma o il 112. Nell’occasione, le hanno suggerito alcuni accorgimenti per evitare di essere truffata: “Ricordi, Signora: se lei chiama i Carabinieri, noi veniamo in uniforme, con la macchina con i lampeggianti e la scritta Carabinieri. Non le chiediamo soldi, né di vedere gioielli”.