Dopo i casi al “Mater Dei” ala Residenza “Lisino” (ma qui il problema riguarda solo i dimessi dall’ospedale per la continuità assistenziale e non gli ospiti) e di altre case di Risposo e dopo che la regione, preoccupata che queste strutture possano ospitare molti positivi ha disposto accurati controlli, abbiamo pensato che forse una possibile situazione di allerta potesse anche verificarsi anche all’interno della due case di risposo gestite dal Cisa, il Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di Tortona presieduto da Riccardo Pareti.

Due piccole strutture che ospitano 58 anziani, ma potenzialmente a rischio di diffusione di contagio.


Per fortuna non è così e la situazione all’interno delle due Case di Risposo è ampiamente sotto controllo e ottomale.

Lo dice Maria Teresa Zambosco, direttrice del Cisa che tranquilla la collettività: “Già da subito e senza indugiare oltre – afferma – appena è emersa l’emergenza da Coronavirus, abbiamo preso subito adeguate misure per quanto riguarda la visita dei parenti agli anziani ospiti delle due strutture, poi abbiamo dotato il personale che opera nelle due case di Risposo di Dispositivi di Protezione individuale, mascherine e non solo, che però riusciamo a reperire a fatica.”

Il personale all’intenro lavora con questi dispositivi ed è una sicurezza soprattutto per gli anziani ospiti che sono i soggetti più fragili.

“Abbiamo avuto un solo caso nella struttura di Castelnuovo Scrivia – aggiunge Maria Teresa Zambosco – di un anziano rientrato dall’ospedale che è rimasto in isolamento e sottoposto al tampone, risultato però negativo.”.

Nella foto in alto una riunione del Cisa: la seconda da sinistra è Maria Teresa Zambosco