Giovani studenti, gente coi cani e persino papà coi passeggini, tutti uno accanto all’altro, a pochi centimetri di distanza: sia i piccoli nel passeggino che i giovani e gli adulti. E tutti senza mascherina che si parlano, si danno le pacche sulle spalle come se il pericolo di infezione da Coronavirus non esistesse e fosse qualcosa inventato dai giornali.

Questa è la situazione che – corredata da immagini – ci ha documentato una lettrice di Oggi Cronaca.


Alcune immagini risalgono a qualche giorno fa ma quella che trovate in alto – a detta della lettrice – risale a questa mattina, dove “Il giovane vestito di rosso” con passeggino e bimbo al seguito, si è incontrato nuovamente con l’amico per chiacchierare bellamente dei fatti loro.

Questo almeno ci ha documentato con immagini e parole la lettrice che, dalla finestra della sua abitazione, assiste quotidianamente, e da giorni, a scene come questa.

Di seguito il racconto

Egregio Direttore,

rimanendo confinata nella mia abitazione ed essendo ligia ai divieti, esco soltanto per fare la spesa una/due volte alla settimana e siccome passare il tempo sempre davanti alla televisione non è il massimo, spesso mi affaccio alla finestra esposta su piazzetta Enrico Rampini, quella in via Arzani, tanto per intenderci, dove una volta sorgeva il Bingo (chiuso da circa un paio di anni) e la pizzeria Mediterraneo, fallita anch’essa da diverso tempo.

Mi affaccio spesso e osservo quello che accade nella piazzetta.

Da quando hanno chiuso Bingo e pizzeria, la zona è poco frequentata e solo da noi abitanti che posteggiamo l’auto nella piazzetta, o dai clienti del nuovo negozio di cinesi aperto da poco.

Proprio davanti all’entrata del Bingo e della ex pizzeria si trovano due panchine che mai come in questi giorni di divieto di assembramento, sono state così frequentate.

Come potete vedere dalle immagini che vi ho mandato, hanno iniziato i giovani a riunirsi uno accanto all’altro: arrivano spesso il pomeriggio e rimangono qualche ora. Poi è toccato a due amici con cani al seguito che sono rimasti uno accanto all’altro per diverso tempo seduti sulla panchina, ed infine, negli ultimi giorni due genitori.

Entrambi, con passeggino e bimbi al seguito, si sono seduti a chiacchierare uno accanto con i piccoli, ignari, nei loro passeggini, a meno di un metro di distanza

Pensavo si trattasse di episodi sporadici.

“Adesso – ho pensato – con le nuove disposizioni in vigore da questa mattina,sabato 21 marzo, che inaspriscono i divieti la situazione avrà fine” ma mi sbagliavo: l’uomo vestito di rosso con bimbo e il passeggino rosso ancora questa mattina è arrivato davanti all’ingresso del Bingo, ha preso in mano il cellulare e ha chiamato l’amico che si è presentato dopo pochi istanti – stavolta da solo e senza passeggino – e i due si sono seduti sulla panchina a chiacchierare, sempre l’uno vicino all’altro.

Stavo per chiamare le forze dell’ordine stavolta, ma ho temporeggiato troppo e i due, dopo circa un quarto d’ora si sono allontanati.

Ritorneranno? Non ritorneranno? Nel dubbio ho deciso di scrivervi, nella speranza che questa lettera possa essere vista dai protagonisti che devono vergognarsi per questi atteggiamenti e fare in modo che d’ora in poi le persone imparino a rispettare di più i divieti.

Soprattutto quelli emessi in questi giorni di Coronavirus. Ne va della salute e della vita di tutti.

Lettera Firmata

La zona in questione