Orazio Ramondo, uomo libero e di buoni costumi, grande figlio di Sanremo, avvocato, sindaco, deputato al Parlamento, socialista, massone, verrà ricordato sabato 11 e domenica 12 gennaio in occasione del 100° anniversario dalla morte, con un programma di eventi organizzati dalla Loggia Giuseppe Mazzini n. 98 di Sanremo (Grande Oriente d’Italia, Palazzo Giustiniani), di cui fu Maestro Venerabile.

Sabato 11 gennaio, dopo la deposizione di una corona sulla tomba al Cimitero monumentale della Foce (ore 10:00) e il trasferimento pedonale sulla pista ciclo-pedonale fino in Corso Orazio Raimondo, avrà luogo una breve cerimonia dal monumento a lui dedicato in Corso Trento e Trieste (zona Morgana), con la deposizione di una corona e la scopertura della targa commemorativa (ore 11:00).


Domenica 12, al Cinema Centrale (Via Matteotti, 107, Sanremo, ore 10:00), si svolgerà un convegno, con la presentazione del libro di testimonianze su Orazio Raimondo, pubblicato per l’occasione dalla Loggia Giuseppe Mazzini di Sanremo. Dopo l’introduzione di Carlo Ragni, Maestro Venerabile della Loggia Giuseppe Mazzini e il saluto di un rappresentante della Amministrazione comunale, sono in programma gli interventi di Giovanni Anania, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Liguria, di Luigi Cocchi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Genova, di Gerson Maceri, storico (“Sanremo del tempo”), di Leo Pippione, presidente della Famija Sanremasca (“Orazio Raimondo Amministratore comunale e Sindaco”). Le conclusioni saranno affidate a Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (Palazzo Giustiniani). L’ingresso è libero e gratuito.

Orazio Raimondo (Sanremo, 6 giugno 1875 – Sanremo, 11 gennaio 1920), fu un enfant prodige, si laureò precocemente e già a 20 anni si dedicò alla professione di avvocato. A 31 anni divenne Sindaco di Sanremo e a 38 venne eletto deputato del Regno. Nel 1914 lasciò il Partito Socialista in seguito alla decisione di considerare incompatibii l’adesione al partito con l’iscrizione alla massoneria. Anni prima fu iniziato nella Loggia Giuseppe Mazzini, di cui divenne Maestro Venerabile nel 1905. Avvocato penalista, insuperabile nell’arte oratoria, difese la Contessa Tiepolo in un processo che ebbe risonanza nazionale. In Parlamento divenne famoso per il memorabile intervento in risposta al discorso della Corona, tanto che lo stesso presidente del Consiglio Giolitti, al quale era rivolta la replica, espresse il desiderio di conoscerlo personalmente. Amministratore capace, uomo politico raffinato, seppe contrastare la deriva dell’ideologia mussoliniana ancora in seno al Partito Socialista.

La Loggia Giuseppe Mazzini di Sanremo è nata il 2 aprile 1900, quando 7 fratelli Maestri stilarono e sottoscrissero il verbale di fondazione; il solenne innalazamento delle colonne avvenne il 5 maggio, Agostino Rubino fu il primo Maestro Venerabile. Tra le più antiche d’Italia, tra i suoi aderenti sono da ricordare Gio. Batta Calvino, Mario Calvino, Franco Alfano, Leonardo Bistolfi, Alfrdo Cremieux, Vincenzo Pesante, Ugo Janni, Riccardo Stracciari, Giovanni Battista Guglielmi, Pietro Donato, oltre allo stesso Orazio Raimondo.

Il volume Orazio Raimondo, uomo libero e di buoni costumi (Edizioni Leucotea) si propone di richiamare all’attenzione del lettore i documenti e le parti di pensiero politico che più lo hanno caratterizzato.