Per i tortonesi (e non soltanto per loro) sarebbe stato un vero e proprio salasso: un aumento del 20% della spesa per il conferimento dei rifiuti che sarebbe gravato non poco sulla tassa della spazzatura e soprattutto nelle tasche della gente, ma il sindaco di Tortona, Federico Chiodi, con l’aiuto di quello di Novi Ligure, Giampaolo Cabella è riuscito ad impedire che ciò avvenisse.

Ma andiamo a spiegare cosa è successo.


Martedì 19 novembre, a Novi Ligure, è stata convocata l’assemblea dei Comuni soci di SRT, la società che gestisce le discariche e gli impianti di smaltimento dei rifiuti a Tortona e Novi. All’ordine del giorno i punti principali riguardavano le proposte per ridurre l’impatto negativo degli aumenti della tariffa per il conferimento dei rifiuti, alzata nel corso del 2019, di circa il 20%, da 149 a 177 euro a tonnellata : uno “scatto” in linea con il piano tariffario a suo tempo approvato dall’assemblea ma che per i tanti Comuni ancora nella fase di studio e transizione dall’attuale sistema di raccolta ad uno nuovo che contempli una maggiore differenziazione, aveva portato a squilibri di bilancio in vista dell’assestamento definitivo, il cui termine è fissato per legge al 30 novembre.

L’innalzamento della tariffa avrebbe comportato per tutti i Comuni coinvolti, compresi Novi e Tortona, non soltanto un consistente squilibrio di bilancio, ma anche l’inevitabile aumento della tassa rifiuti, la TARI, dal prossimo anno. La legge, infatti , prevede che il costo dello smaltimento rifiuti ricada completamente sui contribuenti tramite il pagamento della tariffa rifiuti. L’assemblea dopo una lunga discussione che ha preso anche in considerazione l’ipotesi di ridistribuire il fondo di riserva dell’azienda fra i soci, soluzione che non avrebbe però messo al riparo i Comuni dagli aumenti della tassa nel 2020, ha approvato la proposta di Tortona di congelare la tariffa al 2018, disapplicando l’aumento del 2019 . Il fondo di riserva, predisposto dalla società SRT proprio per affrontare questa particolare fase di transizione, potrà essere utilizzato per ripianare il disavanzo derivante dal minor introito.

A questo proposito il Sindaco Federico Chiodi ha dichiarato: “ La richiesta di congelare le tariffe è stata una scelta obbligata, determinata dalle criticità imposte da questa fase di transizione a un metodo di raccolta dei rifiuti che garantisca una maggiore percentuale di differenziata ed un maggior riciclo, in ottemperanza alla normativa vigente. Purtroppo i piani finanziari preventivati da SRT a fine 2018 si sono discostati notevolmente dalla realtà dei fatti e l’unico modo di contenere la spesa per i cittadini è stato quello di bloccare la tariffa al 2018. SRT, prudentemente, ha costituito un fondo di riserva proprio per affrontare questa fase di transizione a cui potrà attingere per ripianare gli effetti negativi che questa decisione apporterà ai sui bilanci, preservando l’integrità della nostra partecipata, evitando un aumento incontrollato della TARI per i cittadini tortonesi, così come per molti altri Comuni del nostro bacino. Rimane l’annoso problema della riduzione del contributo per la minor quota di rifiuto indifferenziato conferito in discarica, un calo fisiologico per un sistema che mira ad aumentare la differenziata. Auspichiamo che SRT provveda a modificare il suo piano industriale in modo da rendere sostenibile questo cambiamento”.