Agricoltori e imprese locali colpiti dall’aumento spropositato delle bollette dell’acqua, passate da 0,67 centesimi al metro cubo a oltre 1,41: Coldiretti Imperia, a seguito di un primo colloquio con il gestore idrico IRETI, incontra i sindaci dei 9 comuni colpiti rendendosi disponibile a collaborare e fare fronte comune per risolvere la situazione. L’incontro si svolgerà domani, alle ore 12.00, presso la sala del Comune di Vallecrosia.

È quanto afferma Coldiretti Imperia sottolineando che la preoccupazione del rincaro sta coinvolgendo l’intero mondo agricolo e imprenditoriale dei comuni di Vallecrosia, Camporosso, Dolceacqua, Isolabona, Perinaldo, Rocchetta Nervina San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, causando non pochi disagi per coloro i quali hanno già ricevuto le prime bollette. Il provvedimento provinciale emanato a febbraio 2019, ha colpito indistintamente imprese agricole e commerciali stabilendo un sostanziale cambio nel calcolo delle bollette e siglando il passaggio da un regime ‘forfettario’ sul presunto consumo, ad un sistema di calcolo effettivo.


“Ad essere stata colpita – affermano il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il Direttore Provinciale Domenico Pautasso –  è l’economia dell’imperiese, le sue imprese e le sue produzioni. Quella che rischia di venire a crearsi è una spirale discendente che porterà ad un indebolimento dei maggiori settori economici del ponente, causando la chiusura delle imprese, con il conseguente abbandono del territorio e aumento della disoccupazione. Il settore che risulta  maggiormente colpito dalla situazione è quello agricolo, per il quale l’acqua è un bene primario e strumentale, indispensabile per qualsiasi tipo di produzione: un aumento che in alcuni casi raggiunge il 100% è una spesa insostenibile per tutte le imprese che con il loro lavoro preservano il territorio e valorizzano le eccellenze locali. Scorsa settimana abbiamo avviato un dialogo costruttivo con IRETI al fine di condividere un percorso che porti a una nuova rimodulazione. Siamo totalmente disponibili a collaborare con le pubbliche amministrazioni che lo riterranno opportuno, accogliendo le proposte e segnalazioni di tutti i sindaci che condividono con noi il disagio della situazione: ci saranno ulteriori incontri, dove l’obiettivo sarà di arrivare a parametrare le tariffe per gli imprenditori agricoli a titolo principale in maniera diversa, per evitare sperequazioni tra gli utenti, L’auspicio è che l’ATO, prenda atto della situazione, in quanto, operiamo in una realtà provinciale dove gli enti gestori applicano tariffe diverse creando disuguaglianze tra gli imprenditori della stessa provincia”.