In tarda serata nella giornata di ieri la Volante della Polizia di Stato si portava in via Silvio Novaro ove poco prima un cittadino aveva notato un soggetto introdursi all’interno di un chiosco dopo aver danneggiato la porta di ingresso.

I poliziotti giungevano proprio mentre il malfattore si stava allontanando e riuscivano a bloccarlo.


Nell’atto del controllo si rinvenivano nelle tasche dei pantaloni banconote di diverso taglio e monete.

Alle domande dei poliziotti circa la provenienza del denaro, l’uomo vaneggiava prima dicendo che erano soldi suoi e poi che li aveva appena vinti alle apparecchiature di gioco, senza peraltro sapere indicare in quale locale e, alla richiesta della cifra esatta, dichiarava a distanza di poco tempo cifre sempre differenti.

Contando monete e banconote, gli operatori quantificavano la somma in possesso all’uomo in 1.100 euro, di cui circa 150 in monete.

Nel frattempo giungeva sul posto la proprietaria del chiosco, la quale affermava di avere chiuso il locale un’ora prima lasciando un fondo cassa di euro 1.200, descrivendo i tagli delle banconote che corrispondevano a quelle trovate in possesso al fermato e soprattutto riconoscendo 3 foglietti di carta, di cui un biglietto da visita e due post it da lei manoscritti, anch’essi rinvenuti sulla persona del fermato.

L’uomo, identificato in Di Francesco Stefano, con una precedente condanna per furto aggravato e altri precedenti penali per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, veniva arrestato in flagranza del reato di furto aggravato.

Accompagnato presso gli uffici della Questura l’uomo proseguiva con una condotta molto violenta minacciando i poliziotti con frasi del tipo “tanto vi conosco tutti e ve la faccio pagare bastardi”, “so dove trovarvi poliziotti di merda”.

All’esito del processo per direttissima svoltosi in mattinata, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.