Conclusione ad altissimo livello per la fase 2018/2019 del progetto “Beni Culturali. Il Cuore dell’Umanità”, promosso dalla Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali e che, per il secondo anno consecutivo, ha coinvolto un gruppo di studenti dell’I.I.S. Marconi di Tortona.   Giovedì 06 giugno la Sala Convegni della Fondazione CR Tortona si è confermata ancora una volta la location ideale per un importantissimo evento che ha contribuito ad illustrare e a promuovere la profonda vocazione culturale del territorio tortonese: il Convegno Internazionale “Protezione del patrimonio culturale: Forze di Polizia europea, lorocompetenze e coordinamento”.

La mattinata, introdotta da Rocco Diana, Presidente della “Delegazione del tortonese” della S.I.P.B.C., moderatore e promotore dell’evento, ha visto succedersi sul palco, oltre al neo Sindaco di Tortona Dott.Federico Chiodi, che ha portato ai partecipanti il benvenuto della città e della nuova Giunta Comunale, il Presidente della ProJulia Tortona, Dott. Ottavio Pilotti ed una serie di relatori d’eccezione, importanti figure attive a livello mondiale nell’ambito della tutela giuridica, operativa e specialistica dei Beni Culturali, alcuni dei quali già “vecchie conoscenze” degli studenti del Marconi, che li hanno incontrati in altri momenti del progetto e che, intervenuti numerosi, li hanno accolti calorosamente:  il Dott. Paolo Giorgio Ferri, Presidente Nazionale della S.I.P.B.C. ed artefice, come successore del compianto Gen. Roberto Conforti, delle più importanti “restituzioni” all’Italia di opere trafugate illegalmente; il Ten. Col. Silvio Mele, Comandante del Nucleo TPC Carabinieri di Torino, Vincenzo Basiglio, apprezzatissimo  restauratore e Presidente Nazionale Confartigianato Restauro e, applauditissimo, Nadir Sutter, Vicepresidente Società Svizzera per la Protezione dei Beni Culturali.   Oltre a loro hanno relazionato il Dott. Martin  Finkelnberg, Head of the Art and Antiques Crime Unit  – National Police Force of the Netherland – National Criminal Intelligence Division, che ha parlato in un fluentissimo inglese, dell’incredibile giro d’affari illeciti che la criminalità organizzata gestisce con le modalità più subdole ai danni del patrimonio culturale mondiale e di come le forze di Polizia Olandese e l’Interpol operino nel fronteggiare “scientificamente” questo sistematico ed intollerabile scempio della cultura e della storia e, dopo di lui,  il Dott. Massimo Carcione, dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria, che ha spiegato le numerose iniziative formative proposte dall’UPO relativamente alla tutela dei Beni Culturali, ricordando alcuni degli innumerevoli siti degni di tutela che il territorio provinciale vanta ed il Dott. Emilio Gonzales, del Dipartimento della Protezione Civile.  Quest’ultimo ha illustrato, alla luce degli eventi sismici e degli altri disastri naturali che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni, l’attivazione di procedure specifiche di prevenzione e mitigazione, gestione e superamento delle emergenze con la messa in sicurezza delle persone e delle opere d’arte, il cui valore è ben più alto di quello materiale o decorativo, in quanto rappresentano, insieme ai prodotti, alle tradizioni ed ai “saper fare” il vero spirito e l’identità dei popoli.


Bravissimi tutti i relatori, che, nonostante l’impegnativo corpus di materiale presentato, hanno saputo mantenere viva l’attenzione del pubblico e di tutti gli studenti, ricordando loro come la sinergia tra le forze, la conoscenza, la definizione dei profili di competenza, il senso di responsabilità dei cittadini, dei restauratori, degli antiquari, dei numerosissimi volontari operativi sul territorio nel collaborare con le Forze dell’Ordine e nel rispettare i codici etici possano essere gli indispensabili tasselli di un’intesa articolata di salvaguardia e di prevenzione.

Il mattino seguente, nonostante la campanella dell’ultima ora di lezione dell’anno scolastico fosse suonata, un gruppo di studentesse del Marconi ha nuovamente incontrato i relatori, questa volta nella frescura e nella riservatezza del Museo Diocesano, altro “gioiello” dello scrigno tortonese.  Lì la prof.ssa Daniela Franza, Vicepreside dell’I.I.S. Marconi e tutor di alternanza per il progetto, ha proposto agli intervenuti una sintesi del lavoro svolto in questi due anni e, in un’atmosfera serena ed amichevole, nonostante la timidezza nel confrontarsi con personaggi tanto autorevoli, le ragazze hanno posto le loro domande, hanno esposto le loro curiosità e le loro aspettative.  Al dott. Ferri, che ha riportato in Italia una parte dell’anima dell’Italia, a Sutter, che coinvolge irresistibilmente e rende rispettoso omaggio ai “monument’s men” italiani, a Martin  Finkelnberg,  che dopo la lotta al terrorismo ora lotta contro l’art crime, a Beatrice e Davide, che, appena meno giovani di loro, credono fortemente in questo progetto, alla Dott.ssa Mengascini, che lavora per restituire ai non vedenti la “vista” dell’arte, a Emilio Gonzales, che ha visto il dolore e la distruzione, ma ha visto anche la volontà di salvare, continuare, ricostruire, e a tutti gli altri, le giovani reclute dei Beni Culturali hanno chiesto di parlare loro di ciò che li anima e li sostiene, della loro passione.  E tale passione è quella che deve scaturire in noi, non in senso edonistico, ma come garanzia di appartenenza responsabile, condivisione, comprensione e, quindi, inclusione.

Al principe Miškin, nell’Idiota di Dostoevskij,viene attribuita una celebre frase: “La bellezza salverà il mondo”; perché ciò sia possibile noi giovani dovremo davvero “ êtredesnainssurlesépaulesdesgéants” e trasformare una frase in azione, quindi la sfida, per quanto ambiziosa,  passa a noi …salviamo la bellezza, e salviamo i nostri beni ed il nostro mondo!

Gli Studenti del Progetto  Beni Culturali- Cuore dell’Umanità