Era da ben cinque anni, se non andiamo errati, che il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, non veniva pubblicamente a Tortona.

Era infatti il 6 maggio 2014 che, anche allora e in piena campagna elettorale come oggi, Sergio Chiamparino arrivò a Tortona e, come potete leggere in QUESTO ARTICOLO promise di salvare il nostro l’ospedale.


Quello che è successo dopo lo sappiamo tutti: il presidente della regione insieme all’assessore alla Sanità Antonio Saitta, diedero applicazione al Nuovo Piano Sanitario, smantellando letteralmente l’ospedale di Tortona togliendo reparti importanti come Pediatria, Oculistica, Otorino, Cardiologia, Neurologia ed altri, a favore dell’ospedale di Novi Ligure, perché quest’ultimo era dotato del Punto Nascite e dell’Ostetricia e Ginecologia, reparti di eccellenza che erano stati spostati da Tortona a Novi con due mesi di anticipo sul programma, nel 2013 con la giunta Cota.

Un atto apparentemente inspiegabile quello fatto nel 2013 quando l’assessore alla sanità era Cavallera, perché come abbiamo scritto QUI a chiudere avrebbe dovuto essere il Punto nascite di Novi e non quello di Tortona.

Chiamparino, nel 2014 cavalcò il malumore che c’era in città nato dal trasferimento del Punto nascite, peccato originale che portò al drastico ridimensionamento dell’ospedale di Tortona (come abbiamo scritto QUI NEL 2014), perpetrato dalla sua Giunta e dall’assessore Antonio Saitta nel 2015.

Adesso, Chiaparino e Saitta saranno a Tortona domani, giovedì 2 maggio, per una conferenza stampa in programma alle 14,30 presso il secondo piano dell’ospedale cittadino, dove i due politici illustreranno il nuovo progetto che prevede un investimento di 3 milioni e mezzo di euro in un ospedale come quello di Tortona già ricco con reparti praticamente nuovi e scarsamente utilizzati o praticamente vuoti, riscaldati inutilmente durante la stagione invernale.

Un investimento che, a quanto pare, dovrebbe in qualche modo salvare l’ospedale di Tortona con la realizzazione i 20 posti del reparto di Fisiatria, di cui parla da quasi 4 anni, cioé da quando iniziò lo smantellamento del nosocomio e Saitta fece diverse promesse, prima fra tutte quella del nuovo reparto di Fisiatria

Lo fece concretamente due anni fa, nel marzo 2017, quando in QUESTO SECONDO ARTICOLO annunciava ai Sindaci e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, lo stanziamento di tre milioni di euro per la Fisiatria e che il reparto sarebbe stato pronto entro la fine del 2017.

Ora a due anni di distanza, non solo le promesse non sono state mantenute, ma il costo è lievitato i prezzi sono aumentati del 16,6%: per quale motivo?

Venti posti di rieducazione funzionale (perché di questo si tratta) che – secondo alcuni – consentiranno all’ospedale di Tortona di rimanere a galla.

Ma sarà davvero così?

Ci perdonino Chiamparino e Saitta, ma a noi risulta che i 20 posti di Fisiatria siano quelli già in funzione all’ospedale di Ovada: siamo sicuri che Ovada rinuncerà a quel reparto?

Oppure si tratta di altri 20 posti per consentire – finalmente – alla Regione di risparmiare sui costi che paga alla Lombardia per i tantissimi tortonesi che si fanno curare a Villa Esperia a Salice Terme?

A prescindere dalle risposte, comunque, viste le dichiarazioni trascorse di Chiamparino e Saitta che riguardano l’ospedale di Tortona, i dubbi che si tratti dell’ennesima altisonante dichiarazione fatta in conferenza stampa, (guarda caso in prossimità delle elezioni) e che l’ennesima promessa non sia mantenuta, sono molti.

Soprattutto perché l’ospedale di Tortona durante il mandato di Chiamparino e Saitta ha perso quasi la metà dei servizi, come abbiamo scritto nel 2016 QUI

Angelo Bottiroli