Quattro intense giornate, 15 show cooking e altrettanti chef arrivati anche da fuori regione e dall’estero, 20 tra laboratori e presentazioni, 10 eventi nell’evento (cene a 4 mani, gara del pesto al mortai, concorsi di cocktail), 80 espositori, 250 attiv ità commerciali cittadine coinvolte, 100.000 visitatori stimati, ospiti di prestigio, un incasso diretto stimato superiore al milione e mezzo di euro, un indotto generato per Diano Marina e il Golfo Dianese almeno del doppio: i numeri di Aromatica 2019, su cui ieri è calato il sipario, sono strepitosi, così come la manifestazione che ha incantato i numerosissimi ospiti e attratto visitatori da tutta la Liguria, dal Piemonte, dalla Lombardia e dalla Costa Azzurra.

L’ultimo atto della kermesse è stata la quinta delle cene a quattro mani, quella che presso il ristorante La Femme ha visto protagonista, con entusiastici commenti dei presenti – Giuliano Sperandio, chef del La Clarence di Parigi, che poche ore prima era stato insignito della prima edizione del Premio Aromatica quale eccellenza della Riviera Ligure. Uno straordinario successo hanno riscosso anche le numerose iniziative realizzate nelle quattro giornate dalla Regione Liguria presso lo spazio ad essa dedicato.


“Aromatica è ormai la principale manifestazione di Diano Marina – sottolinea il Sindaco, Giacomo Chiappori – Averla ripresa, trasformata. reinventata, è stato un grande successo. Voglio ringraziare la moltitudine di persone che ha contribuito al successo di Aromatica, promettendo loro che cercheremo di farla crescere sempre di più. Vogliamo che si parli di Aromatica anche al di fuori della Liguria e non solo in vista del suo svolgimento. Sono contento anche perché abbiamo potuto riscontrare che in molti sono venuti a Diano Marina in questi giorni appositamente per Aromatica, non solo turisti già presenti in Riviera”.

“Il segreto del successo di Aromatica sta nella sua caratterizzazione – spiega Enrico Lupi, vice Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria – perché si basa su una identità culturale molto forte che dà solidità al progetto. Aromatica ha sposato una simbiosi inscindibile con la tradizione di produzione agricola di un territorio molto vasto, che va dall’albenganese al confine, che produce eccellenze che vengono esportate in tutto il mondo e che qui vengono messe in vetrina, all’attenzione del consumatore finale e anche della ristorazione che si impadronisce di questo valore. Inoltre – conclude Lupi – l’Amministrazione Comunale ha capito che deve fare la capofila, con apertura al contributo di moltissimi soggetti e attori, c’è grande entusiasmo da parte di tutta la filiera dell’accoglienza, della ristorazione e anche del ludico. Questo mix che va in un’unica direzione è la chiave del successo, che vedo molto bene anche in prospettiva futura”.