Direttore, auguri di buona Pasqua a Lei ed ai Lettori del giornale.
Polemiche elettorali a parte, il solito carosello di buoni propositi valido per tutte le stagioni, mi colpisce soprattutto la diatriba sull’igiene nei giardini cittadini e sulla sicurezza.

Il mio modesto pensiero non e’ mai cambiato negli anni perche’ parto sempre dal presupposto che la realta’, chi ha incarichi di responsabilita’ e svolge un servizio, occorre viverla direttamente.  
Voglio dire  che la citta’, grande o piccola che sia,occorre viverla e per rendersi conto dei problemi e della necessita’ e non basta affidarsi ai collaboratori od al sentito dire, che poi e’ la stessa cosa, ma va monitorata periodicamente di persona.
Possiamo considerare positivo parlare di sicurezza passando in auto per le vie cittadine, o a fianco dei giardini della stazione, o per la strada bassa del castello? 


Il numero delle risorse dedicate e’ si importante ma il metodo lo e’ ancora di piu’. 

Cosa si puo’ notare, verificare o accertare passando in auto?   

Puo’ essere che mi sfugga qualcosa ma “il metodo” in questione sara’ valido dal punto di vista statistico (abbiamo controllato le vie ed i giardini) ma dal punto di vista pratico che valenza puo’ avere? 

Chi ha incarichi di responsabilita’ si avvale dei collaboratori, necessariamente, ma i collaboratori li dovrebbe controllare a campione e senza preavvisi.  Puo’ non piacere, e lo capisco, ma se io sono il responsabile in una societa’ o di un comune lo sono anche per la qualita’ del lavoro svolto dai miei collaboratori. 

Questo mi hanno insegnato e preteso. 

Ma la critica fine a se stessa e’ e rimane sterile per cui qualche proposta, percorribile o meno sara’ il responsabile a valutarlo, andrebbe sempre fatta.

Perche’, ad esempio, non posizionare bagni chimici nei punti strategici e dove e’ comunque necessario?   Per le emergenze, per chi non puo’ permettersi un caffe’ al bar per utilizzare i servizi ecc?  Naturalmente il servizio dovrebbe essere organizzato anche per la sua fruibilita’ in tutta sicurezza.  Senza un metodo ed una organizzazione non si va da nessuna parte.

Perche’ non chiedere agli agenti della Polizia Municipale di svolgere anche un servizio a piedi nelle zone piu’ a rischio?  Amesso e non concesso gia’ si faccia, andrebbe intensificato per la ragione detta sopra: passare in auto a cosa serve?
Per la vivibilita’ della citta’, per poterla godere occorre anche investire in tutti i sensi; le citta’ migliorano se gli uomini che la amministrano sono migliori di chi li ha preceduti o quantomeno sono portatori di nuove idee da tradurre in pratica. 

Sono sempre e solo gli uomini che fanno la differenza; sempre ed in ogni contesto.  Ma forse in politica e’ il contrario?

Cordiali saluti.

Il Tortonese Fedele