Direttore buon giorno,

Leggo dell’ennesima truffa ad anziani  compiuta in quel di Pontecurone e, per brevita’, avendo gia’ trattato questo delicato argomento da almeno un paio d’anni, tralascio gli aspetti sociali ed individuali per ribadire che l’approccio al problema  dovrebbe essere completamente diverso.


Le esperienze  di realta’ anche a noi vicine hanno dimostrato che oggi sono le Istituzioni che debbono incontrare i cittadini;  e quando dico Istituzioni mi riferisco alla Chiesa,  alle Autorita’ di Pubblica sicurezza ed ai Comuni.Le persone piu’ a rischio, non solo anziani pero’, vanno incontrate ed informate nei luoghi dove si ritrovano abitualmente, dove si trovano a loro agio, centri anziani-chiese-circoli, e non solo informate con articoli di giornali o volantini. 

Occorrono soluzioni mirate. Che poi il problema non possa essere debellato completamente e’ chiaro pero’ i risultati ottenuti dove si attua una strategia mirata e’ stato quantomeno ridotto. Siamo proprio sicuri di aver fatto tutto il possibile?   Io affermo di no ed in tal senso esprimero’ il mio parere  alle Autorita’ competenti non per criticare, la critica se non propositiva sarebbe fine a se stessa, ma per affermare che volendo, ci sono strumenti e modalita’ precise, si puo’ e si deve fare molto di piu’ e meglio a costo quasi zero; senza usare il condizionale perche’ esprimere sdegno, solidarieta’ e vicinanza e’ solo “apparire e non essere”.  
Cordiali saluti.

Il Tortonese Fedele