Entro aprile partiranno i lavori di manutenzione di strade e marciapiedi: si tratta di 350.000 euro di interventi straordinari su strade, caditoie e marciapiedi ammalorati della città.

Questo intervento straordinario prevede operazioni su piazza Allende con il posizionamento di caditoie per la raccolta delle acque piovane, via Romita, viale Indipendenza, strada Maggiora, via Torricelli, corso Divisione, via Po, Rotonda di via Verrini, corso Roma, Via G. Ferraris, via Moriondo, piazzale tra via Goito e via S. D’Acquisto, via Maestri del Lavoro, via G. Bruno, via A. Martini, passeggiata Montestregone, via degli Stazielli, via Alessandria e il suo controviale, via Trasimeno e il suo sottopasso, via San Lazzaro, valle Benazzo, strada della Crenna, alcuni tratti di strada Monterosso, reinstallazione di un guardrail in Regione Faetta e rifacimento della segnaletica orizzontale.


Il progetto prevede di agire su alcune strade cittadine dove il grado dei dissesti appare medio/alto. Gli interventi di risanamento permetteranno di ripristinare il manto stradale lungo assi stradali fondamentali per la circolazione interna.

Nel dettaglio, questi lavori di manutenzione sono finanziati attraverso un mutuo di 250.000 euro erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Saranno, invece, nelle prossime settimane pianificati ulteriori 100.000 euro di nuovi interventi provenienti dai fondi stanziati dal Ministero dell’Interno.

«Sono consapevole che le strade di Acqui Terme – dichiara il sindaco Lorenzo Lucchini – siano bisognose di interventi e questa prima parte di lavori conferma la volontà e la consapevolezza di dover fornire ai cittadini un servizio accurato. La vivibilità della città si ottiene anche attraverso strade e marciapiedi in ordine. Vogliamo che Acqui Terme sia curata e ordinata, come è giusto che sia. Colgo anche l’occasione per chiedere collaborazione e pazienza ai miei concittadini, perché nel momento in cui gli interventi inizieranno, sarà inevitabile qualche disagio. Ma sicuramente ripagheranno gli sforzi e i sacrifici di tutti».
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