Prosegue l’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Imperia finalizzata ad allontanare, definitivamente, dal nostro territorio stranieri clandestini e pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Appena pochi giorni dopo il rimpatrio del cittadino algerino avvenuto martedì scorso, ieri gli agenti di polizia hanno accompagnato a Trapani un cittadino tunisino, irregolare sul nostro territorio.


Sbarcato nel 2011 da clandestino a Lampedusa, il 28enne tunisino non ha mai intrapreso l’iter per ottenere un valido permesso di soggiorno, preferendo dedicarsi ad attività illegali.

Lo straniero aveva ingrossato le fila dei cd. scafisti, soggetti che traghettano clandestini dalle coste africane fino ad arrivare sul nostro territorio.

Nel 2004, a causa delle sue attività, veniva tratto in arresto per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, a seguito di un’indagine interforze destinata proprio a debellare questo fenomeno.

Il predetto veniva quindi associato alla Casa Circondariale di Ragusa.

Scontata la sua pena, faceva perdere le sue tracce, spesso nascondendosi sotto falsi alias fino a quando gli operatori di polizia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Imperia l’hanno fermato durante uno dei tanti posti di controllo che vengono eseguiti quotidianamente.

Privo di un documento di identità, lo straniero veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura ove, a seguito di fotosegnalamento, veniva ricostruita la sua identità e la sua storia criminale.

Impossibilitati a eseguire un rimpatrio immediato data l’assenza di un documento di riconoscimento, lo straniero veniva imbarcato – scortato dagli agenti – su un volo partito da Genova e diretto a Trapani, ove è stato collocato in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio; in tale luogo il tunisino resterà per 6 mesi, arco temporale in cui – d’intesa con i Consolati – gli verrà fornito un documento valido per il successivo rimpatrio in Tunisia.