I Carabinieri della Compagnia di Imperia hanno arrestato una donna albanese, trentanovenne, ritenuta responsabile di furto in abitazione. L’attività investigativa, sviluppatasi in 48 ore, è stata realizzata dai militari della Stazione di Pieve di Teco e da quelli della Sezione Operativa della Compagnia di Imperia.

Il tutto inizia con una denuncia, presentata il 6 gennaio scorso, per un furto in abitazione che, però, era apparso immediatamente anomalo: la cassaforte, in cui erano collocati denaro ed alcuni gioielli non era stata scassinata, ma verosimilmente aperta con la chiave, che la famiglia aveva nascosto all’interno dell’abitazione. I gioielli non erano stati asportati, ma il contante era sparito. Gli accertamenti si sono, quindi, concentrati sulla cerchia familiare e sui contatti più confidenziali, tra cui una badante incaricata delle cure di una persona anziana residente nella casa.


Avendo rilevato, nella mattinata dell’8 gennaio scorso, la sottrazione di 1.050 Euro, appositamente collocati nella cassaforte e registrati dai militari, i Carabinieri hanno fermato la badante, che è stata trovata in possesso della somma appena rubata e di alcuni profumi, anch’essi sottratti dall’abitazione.

La donna è stata condannata ad un anno e dieci mesi di reclusione.

I Carabinieri – impegnati da diversi mesi sia in una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione delle truffe alle persone anziane, sia in un più frequente contatto col cittadino (è disponibile un locale in ogni comune e frazione per incontri costanti e continuativi – di massima al mattino – nel cui ambito il Comandante di Stazione o un altro militare del reparto è può incontrare chi abbia necessità) – invitano alla massima prudenza anche in relazione alle persone che frequentano le relative abitazioni, segnalando, come nell’episodio in esame, ammanchi alla Stazione Carabinieri competente per territorio.